Un Tour de France, due Giri d’Italia, due Lombardia e una Sanremo. Chiunque in sella ad una bici vorrebbe un palmares del genere. L’ultimo italiano ad avere indossato la maglia gialla sotto il cielo di Parigi ha chinato il capo, e oggi si è commosso davanti ai microfoni del Processo alla tappa, dopo il traguardo di Messina. Vincenzo Nibali ha detto stop. Questo è l’ultimo giro di ruota per il corridore siciliano. A fine stagione si ritirerà dal ciclismo professionistico.

Vincenzo, o meglio lo Squalo, ha fatto sognare per un decennio tutti i suoi tifosi. Le sue zanne hanno spesso assaporato il sangue degli avversari: dalla tempesta di neve di Lavaredo, fino ai cumuli di Colle delle finestre dove nella discesa un sorriso marchigiano lo ha accompagnato al bis in rosa. Dall’equilibrismo di un pavé francese, che ha regalato un sogno tutto giallo, fino alla stilettata magica giù dal Poggio. Nibali ha consegnato ai posteri un lascito pesante e, guardando al panorama nazionale, ci sono pochi corridori che possono pretendere al titolo di suo successore. L’augurio, che sgorga dal cuore di tutti gli appassionati, è che si possa divertire in questa ultima passerella rosa, e magari possa togliersi qualche altra soddisfazione. Ma soprattutto è doveroso il ringraziamento per tutto quello che ci ha dato.