“Non lo dimenticheremo più Miguel Angel Cayo Ramirez, che in una notte d’aprile, esattamente tredici anni fa, è stato ucciso a bastonate per aver difeso una ragazza da un’aggressione“.
Con queste parole il sindaco di Trento Franco Ianeselli accompagna l’immagine della targa che oggi, giovedì 28 aprile, è stata posta in Piazza Dante per ricordare Miguel Angel Cayo Ramirez, il clochard brutalmente assassinato nel 2009 per aver cercato di aiutare una ragazza, all’epoca minorenne, importunata da un uomo. “Siamo qui per ricordare Miguel che con un atto di eroismo ha deciso di non voltarsi e di aiutare chi aveva bisogno”, ha spiegato Ianeselli per inaugurare la targa posta su una delle panchine sulle quali Miguel dimorava abitualmente.
“Le amministrazioni spesso non hanno cattiva volontà – ha proseguito il sindaco di Trento – ma sono un po’ pachidermiche. Quest’atto di impavido altruismo era caduto un po’ nel dimenticatoio ma, grazie all’impegno di Roberto Gallina che aveva preso a cuore la vicenda, ed anche, va sottolineato, al pungolo de Il Dolomiti che ne ha tenuto accesi i riflettori oggi siamo qui a inaugurare questa piccola targa ma che recita parole grandi: Eri un’anima libera con un cuore generoso, un angelo senza ali – Miguel Angel Cayo Ramirez (24/07/1973 – 29/04/2009)”.
A distanza di anni da quella notte del 28 aprile 2009 a ricordare quel gesto eroico c’erano, oltre al primo cittadino e a Roberto Gallina, anche il fratello e la sorella di Miguel, che abitano ad Arco, ed una rappresentanza della comunità peruviana.
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