Michele Maurizio Mastrolitti, agente della polizia penitenziaria di Trento, ha deciso di diventare diacono. 46 anni, nativo da Foggia ma residente a Roncegno, è sposato ed ha 3 figlie. Domenica 24 aprile Mastrolitti sarà ordinato diacono permanente dall’arcivescovo Lauro Tisi nella chiesa parrocchiale di Roncegno. La Messa di ordinazione inizierà alle 16 e sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della parrocchia (qui il link).
Mastrolitti è sempre stato molto attivo nella comunità di Roncegno, sin da quando ne è entrato a far parte, nel 2007. Gradualmente ha manifestato il desiderio di dare al proprio servizio la caratteristica di un impiego più intenso e stabile: ha quindi chiesto di accedere al percorso di formazione al diaconato permanente. Una decisione condivisa con la moglie Maria Eva e con le tre figlie piccole: Chiara, Sofia e Francesca.
Il futuro diacono ha scelto una frase del Vangelo di Marco, accanto all’icona di Gesù che lava i piedi ai discepoli, per annunciare la sua ordinazione: “Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire” (Mc 10,45).
“Provo un’emozione grandissima – commenta Mastrolitti -. Il diaconato sarà per me una tappa molto significativa, anche per il lavoro all’interno del carcere, dove si prova a mettere in pratica le opere di misericordia al buio, non alla luce del sole. Confido che il diaconato mi aiuti a guardare con più intensità la sofferenza, per tendere sempre una mano, sperando che l’altro voglia aggrapparvisi. Lavoriamo in un ambiente molto particolare, sempre sotto i riflettori, ma quasi mai quelli giusti. Tante volte sono i detenuti stessi a ringraziarci di quello che facciamo e questo ci dà la forza per andare avanti”.
Salgono a 29, con Mastrolitti, i diaconi permanenti attivi in Diocesi di Trento. Poco più di un mese fa, il 19 marzo, a Riva del Garda la doppia ordinazione diaconale di Michele Albertani, 55enne rivano, e di Antonello Siciliano, 47 anni, della parrocchia di Nago Torbole.
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