Sono tornate a radunarsi in assemblea “in presenza”, dopo due anni di pandemia, gli Alpini del Trentino, che domenica 3 aprile hanno svolto l’assemblea annuale dell’associazione Ana trentina.
La riunione è stata anticipata dagli onori al vessillo e dalla S. Messa, celebrata nel piazzale della stazione della Trento-Malè, seguita dalla sfilata fino alla sala della Cooperazione in via Segantini, con l’accompagnamento della fanfara sezionale. All’Assemblea dei Delegati hanno quindi preso parte, oltre ai vertici dell’A.N.A. Trentina con il Presidente Paolo Frizzi e ai tanti associati, anche il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il vicepresidente Mario Tonina, il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, il Commissario del Governo Gianfranco Bernabei, la deputata Martina Loss, il Consigliere Provinciale e Alpino Pietro De Godenz e le autorità militari.
Tonina, portando i saluti della Giunta provinciale durante l’assemblea, ha voluto ringraziare gli alpini, che si sono ritrovati “finalmente in presenza” e hanno ricordato i momenti salienti dell’attività associativa, con il contributo garantito dalle sezioni Ana e dalla protezione civile alpina dei Nuvola durante la pandemia e per l’emergenza Ucraina. Attività che sono solo gli ultimi esempi dell’impegno costante per la comunità delle penne nere, che ora, come ha detto il presidente Frizzi, sono un po’ più libere di “riprendere la propria voglia di socialità” e di fare ciò che a loro riesce meglio, ovvero “aiutare gli altri”.
“Gli alpini – così Tonina – sono da sempre particolarmente cari al Trentino: sempre protagonisti, in prima linea di fronte al bisogno e alla necessità. Volevo quindi ringraziare tutti i volontari per il contributo in questi due anni di Covid, con la partecipazione alla campagna vaccinale e non solo, e per lo sforzo che continua di fronte agli eventi purtroppo tragici sul piano internazionale, di cui la raccolta dei beni destinati alla popolazione ucraina che vediamo in questi giorni sul nostro territorio è solo una delle testimonianze. Gli alpini sono sempre pronti a mobilitarsi per portare soccorso, con spirito di grande generosità, fratellanza e responsabile adempimento doveri. Il loro esempio è il miglior insegnamento ai giovani”.
Assieme alla vicinanza della comunità, espressa anche dalla grande accoglienza per l’adunata 2018, il vicepresidente della Provincia guardando all’attualità ha ribadito l’auspicio affinché “il dialogo e la mediazione possano il prima possibile vincere sulle armi”: “Così da tornare, anche come Trentino, custodi di quello spirito autonomistico e di pacifica convivenza che ha portato alla costruzione dell’Europa in cui crediamo. Come fu nell’esortazione pronunciata dallo statista De Gasperi nella conferenza di pace dopo la seconda guerra mondiale”.
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