“Ho deciso in fretta. Il valore di questa piazza è stato fondamentale. Uniti, abbiamo tutte le possibilità per centrare la salvezza. L’ambizione del presidente Mauro Giacca è anche la mia. Trento vale quanto la Serie A”. Si è presentato con queste parole ,questa mattina allo stadio Briamasco, il nuovo allenatore gialloblù Lorenzo D’Anna, chiamato a salvare la squadra (ora sestultima) possibilmente senza passare attraverso i play-out.
Un’impresa che, a quattro giornate dal termine della regular season del campionato di Lega Pro, ricorda (fatte, ovviamente, le debite proporzioni di categoria) quella già compiuta dal neotecnico aquilotto nel 2018, alla guida del ChievoVerona. Allora, all’ex capitano clivense, occorsero tre vittorie nelle ultime tre partite, questa volta potrebbero bastarne un paio, a cominciare da quella di sabato prossimo, in casa (alle 17.30), con la diretta concorrente Pro Sesto.
“C’era bisogno di una sferzata. La quota salvezza si è alzata e i 40 punti ipotizzati a inizio stagione, probabilmente, non saranno più sufficienti”, ha sottolineato, durante la conferenza stampa, l’amministratore delegato del Trento, Diego Cattoni. “Ciò non toglie che Carmine Parlato meriti da parte nostra solo stima, come persona e come allenatore. A prescindere dalla conclusione del rapporto, se siamo tra i professionisti, lo dobbiamo a lui”.
Al mister campano è risultata fatale la sconfitta di Lecco e, per ironia della sorte, proprio a un lecchese è stata affidata la “sua” panchina.
“Con D’Anna (il cui vice sarà Ignazio Domenico Sabella, ndr) abbiamo stipulato un contratto fino al 30 giugno, ma vorremmo costruire qualcosa insieme oltre questa data”, ha affermato il direttore generale Werner Seeber, altro ex difensore del Chievo.
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