“Care-gap” è un gioco di parole che richiama il termine dialettale “carega”, sedia, rimandando allo stesso tempo all’inglese “to care”, che significa “prendersi cura”, e “gap”, una distanza che si vuole colmare.
Le “care-gap”, ad Arco, sono delle sedie trasformate in fioriere create dal centro occupazionale Anffas. Due si trovano davanti al municipio. La prima sta lì da maggio 2021 ed è arricchita da una composizione floreale adesso in versione primaverile. La seconda invece è stata aggiunta da poco ed è colorata con i colori della pace, per ricordare l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e il conseguente esodo forzato di tante persone.
Il progetto, infatti, consiste nel recupero di vecchie sedie in legno a cura di persone impiegate nel centro di via Gazzoletti e nella loro trasformazione in fioriere vivaci e colorate che vengono esposte in vari punti della città per ringraziare la comunità per essersi mobilitata durante la pandemia.
Ogni sedia è corredata da una scheda che illustra il progetto: è possibile accedervi anche in forma digitale, tramite QR. Il nome “care-ga” è denso di significati: la sedia (“carega”), infatti, è simbolo di staticità e della forzata immobilità imposta dalla pandemia nelle sue fasi più dure. Il rimando a “care”, prendersi cura, è invece un ringraziamento al personale sanitario che ha affrontato con coraggio l’emergenza, e “gap” sono il divario, il vuoto e la distanza imposti dalla pandemia che si vogliono colmare per sentirsi più vicini.
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