Si può a tutti gli effetti indicare come casa delle associazioni alensi, l’ex canonica di Ala, i cui spazi, inaugurati sabato 26 marzo, sono diventati la sede di otto associazioni locali, che prima erano prive di un luogo fisso e stabile dove trovarsi.
Le associazioni che hanno trovato sede alla ex canonica sono: Amici italiani e stranieri di Ala; Euposia Billy Wine Club (per i locali del magazzino, in condivisione con la Pro Loco di Ala); Mindshub; Società Filarmonica di Ala; Asd Rari Nantes (locale in condivisione con Ala – Kinpengere Odv); Pro Loco di Ala; Compagnia della Stella; Associazione Teatrale Alense.
Si tratta di associazioni molto diverse tra loro: si va dalla realtà giovanile nata da pochi anni ai gruppi di volontariato, da quelle con scopo sociale a quelle di tipo ricreativo o artistico, che avevano risposto e fatto domanda alla manifestazione d’interesse lanciata dal Comune nel marzo del 2020, in seguito all’acquisizione dello stabile. Tutte le otto associazioni non avevano una sede, e proprio per questo bisogno diffuso il Comune aveva acquistato l’edificio per convertirlo in una “casa delle associazioni”. Mettendo le associazioni una vicina all’altra si potrà anche favorire la collaborazione tra realtà diverse ed il trasferimento di esperienze e competenze.
“Stiamo cercando di essere vicini alle nostre associazioni e al mondo del volontariato perché è un mondo assolutamente indispensabile ed utile all’amministrazione e alla comunità”, ha spiegato il sindaco Claudio Soini. “Le associazioni – prosegue il sindaco – assicurano aiuto, solidarietà, amicizia e collaborazione, fanno vivere il nostro territorio con le loro manifestazioni ed attività. È giusto poter garantire a loro sia un aiuto economico, tramite l’elargizione di contributi a loro sostegno, sia dare loro una sede ed uno spazio dove ritrovarsi e preparare la loro attività”.
“Non si tratta di premiare oggi queste associazioni a discapito di altre – precisa l’assessora Michela Speziosi – avevamo infatti pubblicato una manifestazione di interesse e queste sono le associazioni che hanno presentato domanda per avere uno spazio. Alcune di loro ci richiedevano da molto tempo uno spazio; con la pandemia il processo si è purtroppo rallentato, ma adesso arriviamo a dare una risposta concreta. Come amministratori siamo contenti di aver potuto dare loro un riscontro alle loro necessità e abbiamo apprezzato soprattutto lo spirito di condivisione e la disponibilità ad essersi occupati dei piccoli lavori di manutenzione”.
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