“Pandemia, crisi climatica, guerra. È questo il mondo che vogliamo?”, la domanda retorica dei giovani di Fridays For Future Trento, che lanciano, anche nel capoluogo Trentino, lo sciopero globale contro la Guerra, per la Giustizia Sociale e Climatica previsto per venerdì prossimo, 25 marzo.

“Il 25 marzo saremo nelle strade di Trento perché la nostra idea di futuro è diversa, per dire che noi non ci stiamo. Siamo dalla parte di chi è costretto ad abbandonare la propria casa per colpa del riscaldamento climatico, di chi scappa dal proprio paese per fuggire dalle bombe. Siamo con chi lotta ogni giorno contro lo sfruttamento ed il precariato”, scrivono i promotori della manifestazione: “A causa di una guerra imperialista che ha già tolto la vita a migliaia di persone, il fantasma del ritorno al carbone come fonte energetica aleggia sull’Europa: l’idea di una vera rivoluzione energetica si allontana sempre di più. ENI non ha nessuna intenzione di recidere i contratti per il rifornimento di gas con la Russia, continuando a finanziare il massacro in Ucraina. Si rivela quindi come l’azienda, dietro a una facciata green, non sia disposta a rinunciare ai profitti che derivano da decenni di investimenti nel fossile. Anche nel nostro territorio permane un’idea di progresso insostenibile. La provincia porta avanti grandi opere dannose come la TAV/TAC e appoggia nuovi progetti inquinanti come la riaccensione del cementificio di Sarche nella Valle dei Laghi. Non resteremo in silenzio davanti a un mondo che si disintegra sotto i nostri occhi”, concludono gli attivisti.