Si celebra oggi, per il secondo anno, la Giornata nazionale in ricordo delle vittime dell’epidemia da Covid 19. Il giorno scelto, il 18 marzo, è quello in cui – a Bergamo, nel 2020 – i camion dell’esercito portarono via centinaia di bare con morti destinati alla cremazione fuori città.
Per ricordare le troppe vittime del virus, il Consiglio provinciale oggi abbassa a mezz’asta le bandiere esposte su via Manci, invitando tutti i cittadini a un momento di particolare riflessione sulla gravità e vastità dell’emergenza sanitaria, peraltro non ancora del tutto archiviata.
“Sono 1.596 le vite perdute nel solo Trentino, 144.690 contagi certificati, tanta sofferenza e tante difficoltà, seppure affrontate con la massima determinazione dalle istituzioni, dalle famiglie, dai cittadini”, ricorda con una nota Walter Kaswalder, presidente del Consiglio provinciale di Trento. “Ricordiamoci anche di come la campagna vaccinale, che ha richiesto al sistema sanitario uno sforzo eccezionale, è stata e rimane la svolta decisiva nella lotta al virus. Ringraziamo una volta di più la dedizione e il lavoro straordinario del personale applicato ai servizi ospedalieri e sanitari. E restiamo uniti”.
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