Un’opportunità gioiosa di crescita, condita da tanta voglia di mescolarsi e ritrovarsi, finalmente in presenza. I giovani delle superiori delle parrocchie di Brentonico, Mori (con l’unità pastorale della valle di Gresta), Ala, Avio e Sabbionara hanno scelto di ripartire insieme e, venerdì scorso, al termine di un percorso on line sono potuti tornare a guardarsi davvero negli occhi, mettendosi alla prova in un incontro formativo. Non certo però un punto di arrivo la serata ospitata dall’oratorio di Mori, perché gli stessi ragazzi e ragazze saranno protagonisti di un pellegrinaggio a Roma il 18 e 19 aprile e, come animatori, di tutte le attività estive che verranno messe in cantiere in Bassa Vallagarina.
“Credo che sia stato un momento davvero importante, bello vedere un teatro pieno. È stata un’occasione per ‘riattivare’ i vecchi decanati, collaborando tra noi parroci, e per confrontarsi e scambiarsi idee tra oratori”, le parole di don Daniele Laghi, da qualche mese parroco dell’Unità pastorale “Maria Regina del Baldo” che comprende le chiese di Brentonico, Castione, Cornè, Crosano, Prada e Saccone.
Un bel modo anche per rispondere a chi dice che gli oratori sono in crisi. “Ma è un bene che ci siano delle crisi”, riprende don Daniele. “Le crisi aiutano a mettersi in movimento, chiamano la Chiesa a dare una risposta a presentarsi ai giovani in maniera differente. I giovani hanno voglia di fare, e fare con la linfa della fede – quella luce che tiene insieme tutto – significa fare bene”, sottolinea don Daniele.
Jessica Romani, animatrice di Chizzola tra le promotrici del percorso, racconta di “un’idea nata per rispondere al bisogno di ritrovarsi, per entusiasmare i ragazzi e coinvolgersi: non mi sarei aspettata una presenza così massiccia – riprende Romani – questo vuol dire che i giovani ci sono, hanno voglia di trovarsi e di incontrarsi, averceli a cuore è bello”. Molti di loro ne sono usciti affascinati, entusiasti, certamente arricchiti. “Anche per questo non vogliamo disperdere questa esperienza e stiamo già pensando come portarla avanti nei prossimi mesi”, prosegue l’animatrice. “Intanto ci troveremo con chi andrà a Roma, un centinaio di giovani, per mettere a fuoco questa esperienza. Poi vorremmo proseguire anche nei mesi successivi, magari con qualche giornata di ritrovo, una camminata, un torneo sportivo, un momento di preghiera, per ritrovarsi tutti insieme e riscoprire la bellezza di farlo”.
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