“Immaginiamo che la nostra giornata sia una partita e che alle 12 in punto il tempo si fermi”. I bambini e le bambine del progetto Tuttopace Trento hanno pensato insieme tante idee per costruire la pace, ma alla fine una è emersa rispetto alle altre perché è semplice e si può promuovere subito: il time out per la pace, un momento di silenzio o di preghiera per chiedere la pace.
“Noi non vogliamo la guerra in Ucraina, non riusciamo a guardare i telegiornali e a sentire queste notizie terribili di tanti bambini, mamme, papà, nonni che soffrono così tanto, continuiamo a dircelo a casa, a scuola e anche a ricreazione”, il pensiero espresso dai più piccoli e riportato dal gruppo di educatori e insegnanti da tempo impegnati per promuovere iniziative di educazione alla pace. “Vogliamo fare qualcosa per fermarla subito – dicono ancora i bambini – e fare tanta pubblicità alla pace che ci piace tanto. La pace comincia da me, da te, da ognuno di noi. Ci stiamo anche allenando a costruirla vivendo il dado della pace e ci accorgiamo che non è sempre facile, ma provando e riprovando diventa possibile!”.
Dal progetto Tuttopace, quindi, parte una proposta: “Immaginiamo che la nostra giornata sia una partita e che alle 12 in punto il tempo si fermi. Eccoci: ore 12 a Trento, ore 13 a Kiev, ore 14 a Mosca, ore 8 in Brasile, ore 21 in Australia… in quel preciso istante fermiamoci e facciamo il time out: qualche attimo di silenzio, di preghiera per la pace”. L’iniziativa, aperta a tutti, sarà portata avanti tutti i giorni.
Lascia una recensione