Riceviamo e pubblichiamo il “grido di disperazione” del Comitato Antidegrado del centro storico di Trento, dopo l’ennesima notte di vociare e schiamazzi nella zona di vicolo S. Maria Maddalena e vicolo S. Pietro.
Questo è un grido di disperazione. Scriviamo a nome dei residenti attorno alla piazza del Liceo coreutico Bonporti e negli immediati dintorni (in particolare vicolo S. Maria Maddalena e vicolo S. Pietro in particolare) per denunciare ancora una volta – l’ennesima – l’impossibilità di dormire la notte fino a tarda ora causata dal vociare e dagli schiamazzi esterni. Impossibilità che si protrae dal 9 gennaio scorso tranne la domenica notte, quando i due bar della zona, il Matrix e La Scaletta, sono chiusi. Purtroppo anche la presenza di alcune pattuglie delle forze dell’ordine posizionate a una certa distanza dai bar, non riduce a sufficienza il disturbo della quiete pubblica che in base sia al buon senso che alle norme vigenti andrebbe garantito in particolare dalle 23-23.30 in poi. Per il frastuono le famiglie e le persone che abitano negli edifici adiacenti non riescono a chiudere occhio, come sarebbe loro diritto, fino alle 2.30 o, ad esempio la notte scorsa (tra sabato e domenica), alle 3.00. Tutti gli altri giorni lavorativi questa tortura notturna inflitta ai residenti in modo consapevole e provocatorio (ormai ne siamo certi) da questi gruppi di scalmanati e alcolizzati, si riflette ovviamente sulla vita diurna di chi deve recarsi di buon’ora in ufficio o portare i bambini a scuola o comunque alzarsi presto per le proprie attività. Chi al mattino esce di casa o entra nella scuola materna Tambosi di via Ferruccio fatica a schivare il vomito e le chiazze fresche di pipì, le bottiglie di birra lasciate in strada e sui muretti insieme a rifiuti sparsi ovunque. Il degrado è documentato anche dai muri sistematicamente imbrattati specialmente subito dopo la ritinteggiatura finanziata dal Comune. Tra i residenti c’è già chi ha trovato casa altrove, chi sta per trasferirsi e chi è ancora in cerca di una sistemazione diversa da questa porzione già spopolata e invivibile del centro storico. Di fronte all’evidente complicità dei due bar che attirano la maggior parte di questi clienti vendendo alcolici a basso prezzo e rimanendo aperti tutte le notti (tranne la domenica) fino all’1.30-2.30, attendiamo come manna dal cielo l’Ordinanza del Sindaco che, fondata su prove ed elementi inoppugnabili, obblighi alla chiusura permanente questi locali. Certo, questo non risolverà il problema perché la cosiddetta malamovida si sposterà altrove e, certo, l’amministrazione intende offrire spazi dove non vi siano residenti, ma intanto imploriamo il Primo Cittadino e le forze dell’ordine di difendere e garantire con ogni mezzo il nostro diritto al sonno. Grazie!
Il Comitato Antidegrado del centro storico di Trento
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