Vuole rafforzare la preparazione in caso di una futura pandemia il Piano Pandemico provinciale, adottato oggi (25 febbraio) dalla Giunta. Un piano che traduce a livello locale il Piano strategico operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale.
“Il PanFlu provinciale – spiega l’assessora alla salute Stefania Segnana – è uno strumento operativo che traduce a livello locale le indicazioni del Piano nazionale: esso punta a rafforzare la preparazione di fronte a una possibile pandemia e, quindi, a controllare l’eventuale diffusione del virus e garantire un’assistenza adeguata”.
Concluso lo stato di emergenza per Covid-19, il 31 marzo, lo strumento verrà aggiornato. “A inizio mese il Ministero della salute ci ha restituito l’analisi preliminare del nostro PanFlu – prosegue Segnana -, quindi nel corso una riunione straordinaria della Commissione Salute si era concordato che tutte le Regioni e Province autonome avrebbero dovuto adottare una prima versione del Piano pandemico entro fine mese, da aggiornare nei prossimi mesi in coordinamento con l’autorità nazionali, concluso lo stato di emergenza per il Covid”.
Le pandemie influenzali si verificano quando emerge un nuovo virus influenzale contro il quale le persone hanno poca o nessuna immunità, e si diffonde così in tutto il mondo. Negli ultimi cento anni la popolazione mondiale ha dovuto affrontare molte pandemie, dalla Spagnola nel 1918, fino alla pandemia per Sars-Covid-2, ciascuna delle quali ha causato milioni di morti.
Il piano nasce proprio per fronteggiare la natura variabile e mutevole dei virus influenzali, in modo tale da mitigarne il rischio e l’impatto. Esso indica gli elementi essenziali di cui i decisori e i professionisti devono essere consapevoli, e ha lo scopo di facilitare non solo il processo decisionale ma anche l’uso razionale delle risorse, l’integrazione, il coordinamento degli attori coinvolti e la gestione della comunicazione.
Scopo del piano è proteggere la popolazione, riducendo il più possibile trasmissibilità, morbilità e mortalità; tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto; ridurre l’impatto della pandemia influenzale sui servizi sanitari e sociali e assicurare il mantenimento dei servizi essenziali; preservare il funzionamento della società e delle attività economiche.
Due le sezioni del piano provinciale PanFlu. Nella prima si definisce il quadro generale, le figure di riferimento e i loro compiti. Viene identificata in particolare la catena di comando e la composizione dell’Unità di Crisi e del Comitato pandemico provinciale: l’Unità di Crisi è una struttura di raccordo fra l’Autorità politica provinciale e l’Azienda sanitaria, mentre il Comitato si occupa del coordinamento organizzativo operativo.
La seconda parte di PanFlu descrive invece le fasi pandemiche e gli interventi. Al Piano sono poi allegate le procedure operative che costituiscono parte essenziale del documento programmatico, aggiornabili periodicamente.
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