Potrebbe essere sostenibile sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico il progetto di realizzazione di una ferrovia per collegare l’Alto Garda con l’asse del Brennero. Questo quanto emerso dallo studio di trasporto e dall’analisi multi-criteri scaturiti dalla convenzione stipulata tra la Provincia di Trento e Rfi l’hanno scorso, presentato oggi (25 febbraio) nella Rocca di Riva del Garda.
Delle tre ipotesi di collegamento ferroviario tra area del Garda e asse del Brennero, individuate nel 2014, l’ipotesi migliorare è quella che prevede 25 minuti di percorrenza fra l’Alto Garda e Rovereto, con una stazione di partenza a metà tra Riva e Arco e fermate intermedie a Torbole e Mori.
Tempi più lunghi di percorrenza, per questa soluzione, ma una migliore fattibilità in termini di esercizio e più capillarità sul territorio grazie alle fermate di Torbola e Riva, che consentirebbero anche un risparmio del servizio pubblico su gomma.
“E’ chiaro – ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti – che la ferrovia che noi chiamiamo per comodità Rovereto-Alto Garda in realtà va vista nell’ottica più ampia di una connessione diretta di questa zona con il mondo tedesco e, in generale, con l’Europa”.
L’ingegner Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foresta e fauna, è entrato nel merito delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera. “Il percorso ipotizzato si sviluppa per il 90% in galleria, con stazioni accessibili, per questo l’importo stimato è nell’ordine di 450 milioni di euro, più una cinquantina per le opere accessorie, come parcheggi e viabilità integrata – ha detto -. La connessione con il corridoio del Brennero è strategica: va ricordato che il tunnel ferroviario del Brennero si concluderà nel 2030-2032, mentre le tratte di accesso dovrebbero essere terminate nel 2036, questo intervento di connessione con l’Alto Garda potrebbe essere inserito fra le opere complementare al tunnel del Brennero”.
Il dottor Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione, ha illustrato lo studio di fattibilità eseguito da Rfi per valutare la sostenibilità tecnico-economica e trasportistica del progetto.
Gli orari ipotizzati per il treno Rovereto – Alto Garda sarebbero di 35 coppie di corse del servizio Regionale al giorno. Di queste 17 coppie sarebbero prolungate fino a Bolzano. Per tutti e tre gli scenari di progetto è stato possibile realizzare un servizio con 2 corse l’ora per direzione sulla nuova infrastruttura, tuttavia non con un distanziamento esatto a 30’: nel dettaglio per garantire un buon distanziamento temporale è infatti necessario modificare il cadenzamento di qualche minuto, ponendo come limite massimo un distanziamento a 23’/37’.
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