Il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è gratis ogni prima domenica del mese

Diventerà una consuetudine che si protrarrà per tutto il 2022, per il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, l’iniziativa #DomenicalMuseo, con cui la Provincia autonomia di Trento ha disposto la ripresa della gratuità nelle domeniche dei 6 mesi invernali per tutti i musei provinciali.

Il decreto indicava l’entrata gratuita nelle domeniche da ottobre a marzo, ma il Museo di San Michele ha deciso di farla continuare per tutto l’anno: un’occasione imperdibile per visitare 42 sale con oggetti che raccontano il territorio trentino e, attualmente, le due mostre “Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà” e “Con il filo e con l’ago. Storie ritrovate di maglie, vestiti, ricami”. Per tutto il 2022, quindi, ogni prima domenica del mese, nell’orario consueto 9.00-12.30 / 14.30-18.00, per visitare il Museo non occorrerà metter mano al portafogli, basterà presentarsi muniti di Green Pass rafforzato, mascherina e tanta voglia di conoscere.

Forest Frame. La foresta tra sogno e realtà”, opere fotografiche del paesaggio montano trentino magistralmente scattate dal fotografo di fama Maurizio Galimberti. Allestite nelle sale del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina risultano in potente dialogo con il contesto lavorativo alpestre rappresentato dagli oggetti esposti, manufatti che hanno contribuito a modellare il paesaggio alpino. Un dialogo che ha stupito persino l’autore delle opere fotografiche che, nel corso dell’inaugurazione della mostra lo scorso 17 novembre, ha dichiarato: “sembrerebbe quasi che prima di scattare le foto io abbia visto l’allestimento del Museo di San Michele, ma così non è stato”.

Nata invece da una collaborazione con la Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» di Tenno è l’altra mostra visitabile fino al 17 aprile: “Con il filo e con l’ago. Storie ritrovate di maglie, vestiti, ricami”. Vi sono esposti i lavori della magliaia Narcisa Pedrotti di Trento, del sarto Albino Borga di Tuenno, della merlettaia Teresina Marchi di Borgo Valsugana e delle ricamatrici Caterina Bellotti e Pulcheria Marcolini di Varignano di Arco. Artigiani di cui il Museo conserva una parte degli strumenti di lavoro e dei quali, grazie alla ricerca sul campo, è stato possibile recuperare brani di una vita di passione e dedizione al proprio mestiere.

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