Una lunga conferenza stampa della Provincia, nella mattinata di oggi, martedì 1 febbraio, ha fatto il punto della situazione sull’organizzazione del grande concerto di Vasco Rossi in programma a Trento venerdì 20 maggio.
Ad introdurre l’argomento il presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti, che affiancato dal sindaco di Trento Franco Ianeselli e dall’avvocato Vittorio Costa, in rappresentanza del management di Vasco Rossi, è partito dalle specifiche sull’area. “L’evento vuole inaugurare un’area dove chiaramente non si faranno sempre concerti da 100 mila persone, anche perché di Vasco ce n’è uno, e a livello europeo altri che portano 100 mila persone non ce ne sono, ma sicuramente eventi con 20-30 mila persone, anche sportivi, si potranno fare”.
“Si tratta del primo concerto post-Covid. Chi mastica di questi temi sa che la data zero di una tournée come quella di Vasco ha un indotto promozionale, economico. La presenza dell’artista sul territorio trentino per 5 giorni porterà grande interesse”, ha aggiunto Fugatti, prima di spiegare come finora siano stati venduti più di 100 mila biglietti, di cui 40 mila ad appassionati trentini e 5 mila altoatesini, “e non credo ci debbano essere preoccupazioni sulla vendita dei rimanenti 20 mila, anche alla luce dell’allentamento delle restrizioni che ci si attende da qui a maggio”, ha aggiunto il Presidente.
Sul tema della sicurezza hanno preso la parola i dirigenti provinciali Nicoletti e De Col, rassicurando su tempistiche e procedure. “Gli accessi al concerto saranno tutti pedonali, compresa la tangenziale”, ha spiegato De Col: “Si entrerà dalla zona del McDonalds, ed il palco sarà a sud, verso Mattarello”. L’ing. Maiello ha quindi presentato, attraverso una serie di slides, gli interventi di sistemazione dell’area che saranno effettuati nelle prossime settimane, con la sistemazione di materiale drenante, l’allestimento dei bagni e delle zone carrabili, a cui seguiranno le demolizioni e gli allestimenti relativi al converto. Saranno circa 16-17 mila le persone impegnate nella gestione dell’evento, circa 8000 persone solo dell’organizzazione, ed altrettanti tra Provincia, Vigili del Fuoco e Protezione Civile. “La macchina si aggira sulle 13-14 mila persone di controllo, tra volontari e addetti” ha detto ancora De Col: “C’è il tema del deflusso, che ci ha portato a chiedere l’apertura di vie che attraversano la ferrovia, fermando il traffico dei treni dalle 11 alle 2 di notte, oppure in caso di emergenza. La richiesta è quella di poter attraversare la ferrovia per raggiungere la tangenziale e avere oltre che il deflusso verso nord anche quello verso la tangenziale”.
Il sindaco Ianeselli, reduce dalla frattura del polso sugli sci di ieri pomeriggio, ha confermato il supporto del comune all’organizzazione del concerto: “Siamo in presenza di un evento programmato, e quello che devono fare le istituzioni è collaborare e cooperare, per limitare al minimo i disagi per i cittadini, e fornire la migliore esperienza possibile a chi parteciperà al concerto”.
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