Bypass ferroviario, otto proposte per migliorare il progetto nate dal dibattito pubblico

“Qualcuno ha chiesto una pausa di riflessione, ma io direi piuttosto che queste osservazioni sono il frutto di una riflessione che è continuata nel tempo”. Si è espresso così il sindaco di Trento Franco Ianeselli sulle critiche mosse da cittadini, associazioni e circoscrizioni in merito al progetto della circonvallazione ferroviaria, che sono state riprese dal Comune di Trento e accorpate in 8 proposte per migliorare il bypass ferroviario. “I miglioramenti confermano che il progetto non era immodificabile“, ha detto anche il primo cittadino lunedì 24 gennaio, durante la conferenza stampa post Giunta.

“Le porteremo nella conferenza dei servizi che dovrà valutare il progetto di fattibilità tecnico economica – ha detto poi Ianeselli delle proposte di miglioramento, già presentate dal Comune a Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) – e le inseriremo nel nuovo protocollo d’intesa che andremo a condividere con Provincia e Rfi: nel documento ci saranno sia i nuovi miglioramenti, sia il progetto integrato e tutte le funzioni di una città contemporanea e sostenibile che sa andare oltre l’auto”.

Le otto proposte dell’amministrazione comunale sono state definite dal sindaco “non estemporanee ma prescrittive”. Tra queste proposte, c’è anche l’istituzione di un “Osservatorio per l’ambiente e la sicurezza”, per valutare l’impatto dell’opera sul territorio e sui lavoratori coinvolti. Di seguito le otto proposte dell’amministrazione comunale.

1. Il Comune chiede di derubricare l’occupazione temporanea dei terreni agricoli di Mattarello a sud dello svincolo della tangenziale per concentrare le aree a servizio del cantiere nell’area della proprietà Acquaviva, disponibile ad una revisione della propria organizzazione aziendale e del proprio piano di produzione. In questo modo si garantisce la continuità della coltivazione degli altri fondi di cui era previsto il coinvolgimento.

2. Si chiede di realizzare un sovrappasso alla linea storica in località Grezzi per dare accesso alle campagne tra la ferrovia e la tangenziale, rinunciando al sottopasso attuale che sarebbe poco funzionale anche nella prospettiva di adeguarlo all’allargamento del sedime ferroviario.

3. Si propone di riposizionare il tracciato provvisorio della Ferrovia Trento-Malè tra la linea storica e la stazione provvisoria in modo da limitare alla sola fase di realizzazione della rampa merci (9-12 mesi) l’attestamento della Trento Malè a Lavis. Non ci sarà dunque la prevista sospensione del servizio inserita nel Progetto di fattibilità tecnico economica a partire dall’inizio delle attività di cantiere fino alla realizzazione dell’interramento del tratto cittadino della ferrovia.

4. Va rimodellata l’area dell’ex Scalo Filzi in modo da garantire lo sviluppo dei collegamenti ciclopedonali nord-sud, ma anche la permeabilità est-ovest.

5. Si chiede di prolungare la galleria artificiale della nuova linea merci per circa 150 metri, all’altezza del Magnete, per realizzare una fermata ferroviaria sia sulla Verona Brennero, sia sulla Trento Malè, con funzioni di collegamento est-ovest e di raccordo con le piste ciclabili in direzione sud e nord.

6. Si propone di valutare la possibilità di coprire il tratto di linea a nord del viadotto Canova, per circa 400 metri, in modo da mascherare le previste barriere antirumore tramite un intervento di modellazione della superficie tale da realizzare una collinetta verde per il tempo libero e per la mobilità leggera nelle diverse direzioni garantendo così, oltre a un nuovo spazio pubblico per la comunità, collegamenti ciclo pedonali tra Roncafort e Canova di Gardolo.

7. Si richiede la predisposizione dei “cameroni” nella parte nord della galleria Trento, ovvero di un bivio sotterraneo, all’altezza di San Donà, per permettere il proseguimento del tunnel ferroviario in direzione nord verso Salorno. In questo modo i treni merci non diretti all’Interporto proseguiranno in direzione nord in galleria sotto la montagna, mentre lungo il tracciato previsto dal progetto della circonvallazione transiteranno i soli treni merci diretti all’Interporto annullando sostanzialmente l’impatto sui territori a nord di Trento. In questa prospettiva infatti il numero di treni in transito sulla tratta a nord dell’ex Scalo Filzi sarà inferiore a quello attuale anche dopo l’apertura del tunnel di base del Brennero. Si dovrà dunque predisporre il Lotto 3 A per la continuazione verso nord prevedendo la realizzazione del collegamento da Roncafort verso la linea merci in galleria con un bivio interrato nella stazione di Lavis. Per il Comune di Trento, d’intesa con la Provincia, il proseguimento verso Salorno in galleria è fondamentale per poter dare parere positivo alla realizzazione del Progetto presentato da Rfi nel corso del Dibattito Pubblico. Tra i vantaggi, c’è anche il fatto che non si rende necessario il quadruplicamento dei binari da Trento Nord a Lavis.

8. Infine, la giunta Comunale, in collaborazione con la Provincia e Rfi, intende costituire in tempi rapidi l’Osservatorio per l’ambiente e la sicurezza, temi particolarmente rilevanti per il territorio e per i lavoratori coinvolti.

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