La Squadra Mobile della Questura di Trento, diretta dal Vice Questore dott. Tommaso Niglio, assieme alla Polizia Locale dell’Alta Valsugana, guidata dal Comandante Dr. Fabio Germanà, hanno portato a termine un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento, che ha disvelato un raggiro, per un importo di circa 300.000 euro, ai danni di una persona anziana.
Le attività investigative, durate circa un anno, sono state avviate dopo la denuncia di una delle nipoti dell’uomo, vittima del reato di circonvenzione d’incapace da parte di un uomo ed una donna, rispettivamente di 56 e 54 anni. Alla coppia, su disposizione della Procura della Repubblica di Trento, è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di residenza dell’anziano, così come di avvicinarsi a quest’ultimo.
I due indagati, facendo leva su di un vissuto dell’anziano fatto di pregresse violenze in famiglia, sono riusciti a carpirne la fiducia, sfruttandone la benevolenza in un escalation di regalie per se stessi. Dapprima l’uomo e la donna sono riusciti a farsi dare in locazione una stalla, che successivamente è stata ristrutturata e trasformata in agriturismo dalla coppia, senza mai versare alcun canone alla vittima. Successivamente, sono riusciti a farsi versare il prezzo della vendita di alcune proprietà dell’uomo, per un importo all’incirca di 240.000 euro. Non contenti, i due gli hanno quindi fatto sottoscrivere mutui e finanziamenti presso istituti di credito per pagare fatture, utenze, per occultare pagamenti e contributi al fisco ma anche per risanare delle proprie posizioni debitorie aziendali.
Nel corso della perquisizione dell’abitazione della coppia, gli agenti della Squadra Mobile de alla Polizia Locale dell’Alta Valsugana hanno sequestrato numerosi documenti contabili in grado di mettere in evidenza come i due indagati si fossero appropriati di alcuni beni dell’uomo ed utilizzassero quest’ultimo per poter acquisirne d’ulteriori.
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