Dall’ascolto della Parola nasce la comunità

Lc 4,21 “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”

23 GENNAIO 2022 – III DOMENICA TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Nee 8,2-4.5-6.8-10;  1 Cor 12,12.31; Lc 1,1-4; 4,12-21

Due sono i soggetti centrali nelle letture di questa domenica: la Parola di Dio e l’assemblea/Chiesa nella quale tale Parola viene proclamata. Inoltrandoci su questa via di approfondimento riusciremo forse a comprendere un po’ meglio il dono della Parola per la nascita e lo sviluppo di una identità comunitaria e anche per ritrovare l’unità della Chiesa per la quale preghiamo in modo speciale durante questa domenica.

Nel 445/444 a.C. Esdra si rivolge ad una comunità stanca, che porta ancora i segni dell’esilio. La prima lettura ci aiuta a cogliere come questo popolo sfiduciato trovi coesione e identità attorno alla Parola di Dio. Viene descritta una lunga liturgia della Parola: viene convocato il popolo «l’assemblea degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci di intendere» (Nee 8,2-3); c’è una preghiera di benedizione a Dio e poi «i leviti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso» (Nee 8,8); il popolo ascoltando la Parola di Dio si commuove e inizia a piangere, cosicché Esdra e Neemia invitano a fare festa ed a esprimere la gioia attraverso la condivisione.

Anche nel vangelo di Luca abbiamo un’assemblea radunata nell’ascolto della Parola di Dio, stavolta c’è però un salto di qualità, colui che legge è Gesù stesso, egli proclama un passo messianico di Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio» (Cfr Lc 4,18). Al termine della proclamazione, con tutti gli occhi addosso Gesù semplicemente commenta: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4,21). Se nell’assemblea radunata da Esdra e Neemia la Parola era il rotolo della legge, nell’assemblea di Nazaret la Parola è Gesù stesso. A partire da questa prima assemblea di Nazaret «comincia» il compimento, la realizzazione piena della Parola annunciata per secoli nelle assemblee d’Israele. Se il popolo rientrato dall’esilio trovava coesione attorno al rotolo della legge, la Chiesa trova ora coesione attorno alla persona di Gesù.
Gli effetti dell’ascolto della Parola sono chiari nella prima lettura: recupero del senso comunitario, pianto, gioia e condivisione.
Nel vangelo gli effetti dell’ascolto della Parola sono effetti dell’incontro col Cristo: ai poveri viene annunciato un lieto messaggio, ai prigionieri la liberazione ed ai ciechi la vista, agli oppressi la libertà e per tutti un anno di grazia del Signore. Nel brano di San Paolo ai Corinti il frutto di aver accolto Gesù attraverso la sua Parola, il dono del battesimo e quello dello Spirito Santo è l’unità della Chiesa nella sua multiforme articolazione carismatica. Quanto è importante allora che anche noi impariamo ad ascoltare ed accogliere la Parola di Dio, la Parola di Gesù, la Parola che è Gesù.

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