Il lupo è al centro del primo incontro organizzato per il 2022 dal Muse – Museo delle Scienze di Trento con due personalità di spicco: Luca Giunti, guardiacaccia e autore del libro “Le conseguenze del ritorno”, e Riccardo Rao, autore de “Il tempo dei lupi” e professore di storia medievale all’Università di Bergamo. L’appuntamento, “E l’uomo incontrò il lupo”, si terrà venerdì 14 gennaio alle 18.30, sia in presenza (iscrizione necessaria) sia in diretta sulla pagina Facebook del Muse.
Questo grande carnivoro ha ricoperto diversi ruoli nel nostro immaginario, a seconda del tempo e della latitudine: è passato dall’essere una specie sacra al Dio Apollo a nutrice di Romolo e Remo, da “bestia infernale” per il sommo poeta Dante Alighieri a spirito totemico in diverse culture.
Modererà la serata Laura Scillitani, communication manager Life WolfAlps EU – Muse, che anticipa qualcosa della serata: “Sarà un viaggio nel tempo e nello spazio tra leggende vecchie e nuove, falsi miti e nuove sfide per la coesistenza – spiega -. Con l’aiuto dei due relatori, cercheremo di analizzare il rapporto che lega umani e lupi nella storia. Il lupo è infatti un animale politico, che nei secoli ha rivestito a volte il ruolo di simbolo di potenza e natura selvaggia e altre quello di empia creatura demoniaca e bestia assetata di sangue. Prima specie a essere domesticata, a partire dal Medioevo ha subito una persecuzione sistematica che ha portato alla sua estinzione in larga parte dell’Europa. Negli anni Settanta, in Italia, restavano poche centinaia di individui nelle montagne dell’Appennino centro-meridionale. Oggi la specie è tornata a popolare quasi tutta la penisola, portando sempre con sé il suo bagaglio simbolico, fatto di antiche e mai sopite paure e nuove adorazioni”.
L’evento è gratuito e si inserisce nell’ambito della mostra “Selvatici e Salvifici, gli animali di Mario Rigoni Stern”, visitabile fino al 27 febbraio a Palazzo delle Albere, e nell’ambito del progetto Life WolfAlps EU.
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