Sono destinate a far discutere anche al di fuori della lunga riunione del Consiglio dei Ministri di mercoledì 5 gennaio le novità apportate dal Governo ai protocolli di sicurezza anti-Covid e le nuove regole sui vaccini. La necessità di frenare il diffondersi del contagio ha convinto Draghi a mettere in atto una nuova stretta, nonostante le diverse opinioni emerse tra i partiti, ed introdurre, a partire dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, l’obbligo vaccinale per le persone che “abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età” residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri. Sarà esente chi ha un certificato medico, mentre chi è guarito dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. Per chi non dovesse rispettare tale obbligo è prevista una sanzione di 100 euro.
È sempre a 50 anni, ma a partire dal 15 febbraio che, di conseguenza, il Governo ha posto l’asticella per l’introduzione del Super Green Pass per tutti i lavoratori pubblici e privati, compresi i lavoratori in ambito giudiziario e i magistrati. Saranno i datori di lavoro a dover verificare, e chi sarà sprovvisto della Certificazione sarà assente ingiustificato, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”. Nel decreto sono inoltre previste sanzioni da 600 a 1.500 euro per chi entra in un luogo di lavoro senza Super Green Pass.
Basterà invece il semplice Green Pass per consentire l’accesso agli uffici comunali o alle banche, ma anche nei negozi, dal parrucchiere, al centro commerciale o dall’estetista.
Al centro del decreto anche alcune novità sulla scuola, che in Trentino, ha confermato il presidente Fugatti, riparte in presenza come previsto dai calendari, venerdì 7 oppure lunedì 10 gennaio, in base agli istituti. Il nodo riguarda il ricorso alla didattica a distanza, che alle scuole superiori e alle medie scatterà solo a partire dal terzo caso in classe, mentre con due casi solo i vaccinati resterebbero in presenza e comunque monitorati. Si riduce al due il limite di studenti contagiati per far scattare la Dad alle scuole elementari, dove con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica.
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