Al Punto d’Incontro di Trento, sabato 25 dicembre, è arrivato un “Babbo Natale” speciale. Dopo pranzo, gli operatori hanno distribuito agli ospiti 160 pacchi regalo donati dall’oratorio di Novaledo, in Valsugana.
“Abbiamo ‘rubato’ l’idea ad altre regioni italiane”, spiega Stefania De Nitto, presidente di “Noi Oratorio Novaledo – L’arcobaleno dei sorrisi”. “In realtà l’avevamo vista sui social l’anno scorso, ma quando era troppo tardi per organizzarci perché eravamo troppo vicini al Natale. Quest’anno, allora, ci siamo presi per tempo, e a settembre ne abbiamo parlato con i ragazzi e le ragazze dell’oratorio”.
Sono stati i dieci giovani animatori dell’oratorio a scegliere le persone a cui sarebbero andati i regali. “Le famiglie con bambini, hanno pensato, trovano facilmente delle associazioni che li supportano in questo periodo – dice De Nitto – i senza fissa dimora forse meno. Allora hanno scelto di destinare i doni a loro”.
Una delle animatrici dell’oratorio, Marika, lavora nel sociale e conosce un’operatrice del Punto d’Incontro di via Travai di Trento, con cui si è messa in contatto. “Gli operatori hanno subito accettato la nostra proposta – spiega la presidente di “Noi Oratorio Novaledo” – così è partita l’idea di creare un volantino per spiegare alla comunità la nostra iniziativa”.
Alle persone di Novaledo è stato chiesto di mettere all’interno della scatola regalo un dolce, un prodotto caldo, un prodotto per l’igiene personale, un prodotto per l’igiene sanitaria (gel, mascherina o salviette) e un biglietto di auguri. “Hanno partecipato molte persone di Novaledo, ma anche tante dai paesi limitrofi, perché, avendola diffusa anche sui social, l’iniziativa è diventata virale”, aggiunge De Nitto. A dare il proprio contributo sono stati anche i bambini della scuola elementare del paese, una classe della catechesi di Marter e di Novaledo e le maestre dell’asilo di Levico Terme.
“Le persone hanno consegnato i pacchi la domenica, prima e dopo la messa, e negli orari di ritrovo del gruppo giovani”, dice Stefania De Nitto. Si è arrivati così a 160 pacchi, più alcune coperte e giacconi pesanti che sono stati consegnati al Punto d’Incontro, che ha ritirato il tutto con un furgone. “È stata una bella esperienza – spiega la presidente dell’oratorio – perché il giorno in cui sono venuti a ritirare i pacchi, il 13 dicembre, i nostri ragazzi sono andati a Trento e hanno conosciuto i volontari e gli ospiti del Punto d’Incontro. Quel giorno abbiamo visitato anche la falegnameria della cooperativa, e i ragazzi che ci lavorano hanno donato dei loro lavoretti ai nostri animatori”.
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