Per il premio “Tessere la Pace 2021”, Ipsia del Trentino Odv ha individuato Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in un attentato in Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio 2021, e Pierantonio Costa, che salvò più di 2mila persone dal genocidio del Ruanda.
Il premio è stato istituito nel 2020. Il primo riconoscimento è andato all’ambasciatore Staffan De Mistura, e gli è stato conferito a metà febbraio alla Fondazione Opera Campana dei Caduti, dopo un incontro con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Trento.
La premiazione, per il 2021, è stata posticipata a causa della situazione sanitaria: il riconoscimento sarà conferito alle famiglie dei diplomatici nei primi mesi del 2022 alla Fondazione Opera Campana dei Caduti. Prima della premiazione, le famiglie incontreranno gli studenti delle scuole superiori e dell’Università di Trento. Verrà inoltre proiettato il documentario “La lista del console” di Alessandro Rocca alla presenza del regista.
I due “premiati” sono appunto due personaggi che si sono distinti nel campo delle relazioni internazionali e della cooperazione internazionale, alle quali hanno dedicato la vita. Tutti e due sono stati impegnati nella regione africana dei Grandi Laghi.
Pierantonio Costa è morto il 1° gennaio 2021. Console onorario d’Italia, medaglia al valore civile, è stato anche candidato per il premio Nobel per la Pace perché, durante il genocidio in Ruanda, ha salvato più 2mila persone.
Luca Attanasio, morto in un attentato il 22 febbraio 2021, si è distinto per l’umanità con la quale svolgeva il suo ruolo di ambasciatore. Era molto impegnato nel mondo delle organizzazioni non governative. Nel 2020 aveva ricevuto il Premio internazionale Nassiriya per la Pace. Qualche giorno fa, il presidente della Repubblica Mattarella gli ha conferito la Gran Croce d’Onore.
Ipsia del Trentino Odv spiega così le ragioni del conferimento di questo premio proprio a queste due figure: “Due profili di altissimo rilievo, di grande umanità, che hanno saputo lavorare a più livelli, coniugando strategia diplomatica e concretezza nell’azione quotidiana, tessendo relazioni costruttive di dialogo e di sviluppo umano a favore delle comunità e dei Paesi in cui hanno vissuto”, scrive nel comunicato stampa. “Essere tessitori di pace significa innanzitutto saper tessere relazioni umane, saper capire, entrare in empatia, commuoversi per le persone che si incontrano, e così agire con competenza e cuore nel lavoro come nella vita”.
Il progetto “Tessere la Pace” è sostenuto da Acli Trentine, Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani e Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Trento.
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