Un “grazie” gustoso quanto 5mila panettoni quello che Sait ha voluto dire ai medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno curano gli ammalati da Covid-19. Sait ha voluto offrire all’Apss quello che Renato Dalpalù, presidente del Consorzio delle Cooperative di Consumo, ha definito “un dono simbolico che ha il solo obiettivo di far sentire il nostro abbraccio grato e sincero rivolto a chi continua a sacrificarsi con dedizione e professionalità per il bene della comunità”.
“L’emergenza pandemica impone al personale sanitario di tenere duro anche quest’anno – ha aggiunto Dalpalù – di continuare ad operare in un contesto difficile e complesso e di questo non smetteremo mai di ringraziare. Ma alle parole deve seguire un comportamento coerente e per questo, nel rispetto di chi si sacrifica per noi, oltre che per la nostra stessa salute, invitiamo tutti e tutte a vaccinarsi e a continuare ad onorare le regole di prevenzione del contagio con senso di responsabilità e lealtà”.
L’assessora provinciale alla salute Stefania Segnana e il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro hanno ringraziato il Sait per il dono. “Un grazie sincero a Sait per un gesto di vicinanza ai sanitari che garantiscono un servizio essenziale per la comunità trentina e che soprattutto negli ultimi due anni operano in maniera instancabile per gestire una situazione emergenziale senza precedenti – le parole di Stefania Segnana –. I panettoni sono un segno di dolcezza che il personale dell’Apss potrà condividere con le famiglie e gli amici che in questo difficile periodo hanno vissuto spesso con il pensiero ai loro cari nelle corsie degli ospedali”.
Con questo dono, aggiunge Ferro, si porta “lo spirito natalizio anche in corsia”. “Si tratta di un gesto di attenzione e vicinanza importante per i nostri operatori sanitari che anche a Natale, come ogni giorno, sono al lavoro per garantire a tutti i nostri concittadini le cure e l’assistenza migliori possibili”, dice il direttore dell’Apss.
I panettoni sono un gesto simbolico, ma la Cooperazione Trentina, come spiega Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, ha aiutato l’Apss anche in modo più “fattivo” con un aiuto nella gestione degli hub vaccinali dove “sono state immunizzate oltre 5.500 persone, a Trento durante la maratona vaccinale ma anche nelle settimane precedenti a Cavalese, San Giovanni di Fassa, Pinzolo, Primiero, Taio e Coredo”.
“Abbiamo collaborato nella gestione della sicurezza dei collaboratori agricoli provenienti dall’estero impegnati nella raccolta della frutta – aggiunge il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione – e non ultimo nell’organizzazione dell’animazione pediatrica nelle giornate dedicate alla vaccinazione dei bambini. Continueremo a sostenere l’Azienda Sanitaria perché all’origine dell’esperienza cooperativa c’è la certificazione di uno stato di necessità, una emergenza che porta le persone e i territori a collaborare tra di loro in una relazione mutualistica tesa a realizzare obiettivi condivisi anziché limitarsi a curare il proprio interesse per fini individuali. Questa è la cooperazione: adoperarsi per il bene della comunità”.
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