Per l’intera giornata di oggi, giovedì 16 dicembre, è stato proclamato dalle organizzazioni sindacali lo sciopero dei dipendenti pubblici dei comparti Autonomie Locali, Sanità e Ricerca, del sistema pubblico della Provincia Autonoma di Trento e relativi Enti strumentali. Resta però escluso dallo sciopero il comparto Scuola per decisione della Commissione di Garanzia.
Lo sciopero generale a livello nazionale riguarderà tutti i settori ad esclusione sanità pubblica e privata, comprese le case di riposo, per salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini in questa fase di emergenza pandemica. Lavoratori e lavoratrici incrociano quindi le braccia per otto ore per sollecitare Governo e Parlamento a cambiare la manovra di bilancio e renderla più equa e giusta., spiegano Cgil e Uil, che hanno organizzato una manifestazione nazionale a Roma in Piazza del Popolo e contemporaneamente eventi interregionali in altre quattro città, Bari, Cagliari, Milano e Palermo. I trentini arriveranno nel capoluogo lombardo e manifesteranno in Piazza Castello.
“La scelta di proclamare lo sciopero generale è il punto di arrivo di un percorso di assemblee e mobilitazioni territoriali unitarie con l’intento di migliorare una manovra finanziaria che i sindacati ritengono ancora inadeguata a rispondere al bisogno di giustizia sociale del Paese. Le azioni messe in campo hanno prodotto dei miglioramenti, ma non è ancora sufficiente. Per questa ragione si è scelta la strada della protesta. L’obiettivo è continuare a sollecitare l’Esecutivo e i partiti perché la manovra venga ulteriormente migliorata in Parlamento prima dell’adozione finale. La porta del dialogo, dunque, resta aperta”, recita il comunicato dei sindacati.
Il Servizio personale della Provincia autonoma informa che ulteriori modalità di sciopero, limitatamente all’astensione da straordinario, supporto alla libera professione, pronta disponibilità, prestazioni rese al di fuori del normale orario di lavoro e rientri in servizio, sono state altresì programmate per il periodo dal 4 dicembre 2021 al 22 dicembre 2021.
Per i servizi essenziali sono assicurati dei contingenti minimi di personale, nonostante ciò, potrebbero verificarsi alcuni disagi per l’utenza.
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