E’ morto il poeta Franco Aste, fratello di Armando

Franco Aste (a destra) con la moglie ed i tre figli (foto dal sito Armando Aste)

Lutto per la cultura trentina, che ha perso uno dei suoi poeti più originali e profondi. E’ scomparso ieri sera a Basilea a 91 anni Franco Aste, nativo di Isera, fratello dell’alpinista Armando, morto quattro anni fa. Emigrato diciottenne  in Svizzera  era riuscito con buona volontà a costruirsi una vita dignitosa e a fare decisi progressi sul lavoro, fino a occupare posizioni dirigenziali in una importante ditta di impianti elettrici. Nel 1965 ha fondato  il Circolo trentino, con l’intento di aggregare e assistere gli emigrati trentini. Dieci anni dopo è stato tra i promotori della Consulta dell’emigrazione trentina,  della quale ha fatto parte per ben 25 anni. La sua passione per ogni manifestazione artistica lo ha portato a promuovere iniziative ed eventi culturali in tutta la Svizzera (mostre di pittura e scultura, concerti, recital teatrali e di poesia), coltivando con successo l’attitudine e la passione per la scrittura e la poesia.

Molto legato al fratello, aveva sempre tenuto i contatti con Rovereto, dove tornava volentieri e dove sperava di partecipare nelle prossime settimane alla presentazione dell’attesa biografia di Armando Aste (“Ho scalato un ideale”, Vita Trentina editrice), scritta da Maurizio Gentilini, che arriva proprio oggi in libreria.

Sposato, tre figli, Franco Aste è stato denominato “il cantore” dell’epopea degli emigranti in Svizzera con una ricca produzione di liriche che riflettevano la sua condizione migrante, la sua profonda spiritualità e l’affetto per le sue radici trentine.  Il primo volume di poesie era uscito nel 1983 col titolo Fame d’amore (Manfrini editore) dal sottotitolo significativo Meditazioni di un piccolo emigrato ed ha vinto il primo premio Internazionale “Luigi Pirandello”.

Gli altri volumi di poesie: Dialogo interiore, Manfrini, Calliano 1988; Frammenti di vita, Manfrini, Calliano 1991; Il mio giorno, La Grafica, Mori 1995; Verso cieli e terra nuova, Osiride, Rovereto 1998; Tardive faville, Osiride, Rovereto 2004; Con l’alfabeto del verbo, Osiride, Rovereto 2007; Meditazioni, Grafiche Antiga, Crocetta del Montello 2011; Oltre la poesia, Editrice Veneta, Vicenza 2016.

Per la sua produzione poetica, ispirata da una fede robusta, Franco Aste è stato inserito dall’autorevole docente dell’Università di Losanna Jean Jacques Marchand in un volume dal titolo “A l’italienne. Narrazioni dell’italianità dagli anni Ottanta a oggi”. Sulla poesia di Franco Aste ha scritto anche il critico Raffaele De Nuccio in “Tempo della rottura, tempo della dialettica, tempo della progettualità nella letteratura dell’immigrazione italiana in Svizzera”

Sempre in contatto con la sua Vallagarina, Franco Aste ha collaborato alla donazione alla Biblioteca di Rovereto di prezioso materiale d’archivio legato alla vita dell’amato fratello Armando. “Mi è sembrato di riudire da voi frasi come “el nos Armando” – aveva scritto agli amici due anni fa – . Frasi di appartenenza, che mi è sembrato siano state usate per disegnare Armando non solo come un amico, ma come un fratello, quello cioè che Egli ha cercato di essere per ogni suo prossimo, perché vi sapeva celata l’immagine di quel Dio che ha cercato di vedere tutta la vita”. Una ricerca che Franco aveva condiviso con l’aiuto della poesia, in una grande intesa spirituale col fratello.

Quest'articolo fa parte della rivista anno 89 - n° 43
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