Si è parlato e cantato di clima, nella serata di ieri, 14 dicembre, al Teatro Sociale di Trento quando, davanti a 522 spettatori è andato in scena “Facciamo Eco”, evento promosso dalla Fondazione Caritro e dedicato a giovani, famiglie, scuole, associazioni ed istituzioni per approfondire e riflettere sui temi della cultura ecologica e la salvaguardia ambientale.
Protagonisti della serata sono stati Federica Gasbarro, attivista per il clima e delegata per l’Italia allo Youth for Climate che ha anticipato la COP26 di Glasgow e Mario Tozzi, ricercatore del CNR e divulgatore scientifico, e gli Eugenio in Via Di Gioia, gruppo musicale che ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2020. A moderare il dibattito Susanna Sieff, esperta di riduzione delle emissioni di CO₂.
È “urgenza“, la prima parola chiave emersa dall’incontro: sia Mario Tozzi che Federica Gasbarro e gli Eugenio in Via Di Gioia hanno infatti espresso l’urgenza di fare qualcosa per l’ambiente e per la nostra vita e sopravvivenza in questo pianeta, partendo da uno dei grafici mostrati, che riporta i dati sull’Earth Overshoot Day (EOD) giorno in cui di fatto esauriamo le risorse della terra con la nostra impronta ambientale. Ogni anno questo giorno si avvicina sempre di più all’inizio dell’anno, e se per il Pianeta quest’anno è caduto il 29 luglio, per l’Italia è stato il 13 maggio, quindi ben 232 giorni prima della fine dell’anno, nei quali la popolazione ha usato risorse che dovevano essere destinate all’anno successivo.
Sulla COP26 di Glasgow sia Mario Tozzi che Federica Gasbarro concordano sul fatto che è stata una sconfitta per tutti per in quanto all’interno dell’accordo sono stati usati termini che permettono agli stati di non attuare un cambiamento immediato ma di posticipare la risoluzione del problema, Tozzi afferma “Sulla COP26 un fallimento peggiore non poteva esserci” continua poi dicendo “Il problema è di tutti ed è un problema da affrontare ora non tra dieci anni, è ora il momento di agire”. Il dibattito è stato ricco di spunti per tutti gli ascoltatori e di messaggi per il futuro ma ci sono stati anche alcuni intervalli musicali offerti dagli Eugenio in Via Di Gioia che hanno cantato alcuni dei loro pezzi ma sono anche intervenuti nel dibattito. “La musica è importante per far passare e veicolare messaggi importanti, attraverso l’intrattenimento la comunicazione è incisiva ma solo se prima si porta a conoscenza il pubblico del problema e poi si chiede agli ascoltatori e al pubblico di intervenire” questo uno dei messaggi lanciati da Lorenzo Federici cantante degli Eugenio in Via Di Gioia.
La serata si è conclusa con alcuni piccoli gesti che tutti possiamo fare per diminuire il nostro impatto ambientale tra cui: usare la bici, fare attenzione alla provenienza dei prodotti che acquistiamo e non comprare fast fashion che ha un grande impatto ambientale. La band ha concluso con “Altrove” uno dei loro pezzi più famosi.
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