Poco meno di sei mesi fa il dottor Luca Nardelli si spegneva improvvisamente a soli 59 anni nella sua casa vacanze di Lazise, in provincia di Verona, dove era da poco giunto per un po’ di meritato riposo dopo le fatiche dell’ultimo anno. Negli ultimi tempi la lotta alla pandemia nelle valli dell’Avisio lo aveva impegnato profondamente, con il solito impegno, la consueta professionalità che lo avevano reso un punto di riferimento per l’intero territorio, dove era giunto nel 1989 come ufficiale medico alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo.
Un territorio che non dimentica il suo lavoro legato non solo alla sanità ma anche a quello dello sport e del volontariato locale, tanto che l’amministrazione comunale di Tesero ha recentemente intitolato alla sua memoria la sala volontari e accrediti del Centro del Fondo della frazione di Lago.
Arrivato a fine anni Ottanta in val di Fiemme, Nardelli iniziò nel 1992 il suo percorso lavorativo all’interno prima dell’U.S.L. di Cavalese e poi dell’Azienda sanitaria provinciale, dove è stato assistente medico e successivamente, fino alla morte, responsabile delle Cure Primarie e Coordinatore Ospedale Territorio delle Valli dell’Avisio.
La recente pandemia l’ha visto in primo piano a fianco delle amministrazioni comunali nel gestire e affrontare le difficoltà quotidiane. L’ultimo grande regalo alla sua terra adottiva lo ha fatto la scorsa primavera, contribuendo a realizzare al Palafiemme di Cavalese un centro vaccinale all’avanguardia per sconfiggere la pandemia. “L’aspetto importante per il quale il Comune ha voluto dedicargli la sala del centro del Fondo riguarda principalmente la volontà di riconoscere a Luca Nardelli la presenza e la disponibilità in tante occasioni di carattere sportivo”, ha spiegato la sindaca Elena Ceschini. “Non c’è stata gara sportiva, dai Mondiali alle gare delle società sportive della valle, che non l’abbia visto presente. Grazie alla sua competenza e passione è entrato come medico nella Federazione italiana sport invernali, assistendo gli atleti del settore salto e combinata nordica. Vogliamo con questa iniziativa rendere onore a un medico che ha contribuito in modo importante ad esaltare il ruolo del volontario nelle manifestazioni sportive”.
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