Dalla sociologia al diritto, dall’antropologia al cinema, dall’alimentazione alla bioetica. Sono trentuno le diverse discipline con i quali la Sacra Scrittura “dialoga” nell’originale percorso coordinato dal biblista trentino don Stefano Zeni e pubblicato dal nostro settimanale dal marzo al novembre 2020.

Incontriamo anche teologia, pastorale, escatologia, ecumenismo e tanti altri ambiti di ricerca in questi contributi di altrettanti autori trentini raccolti in un libro fresco di stampa per ViTrenD con il titolo “Bibbia e…” ed il sottotitolo “la Parola di Dio nelle trame del quotidiano”: un agile glossario di 140 pagine “richiesto” da molti lettori che avevano apprezzato quella serie di articoli pubblicati in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” di Trento: le firme, infatti, sono delle docenti e dei docenti del polo teologico dell’Arcidiocesi di Trento.

Nella sua introduzione l’ arcivescovo di Trento Lauro Tisi inserisce quest’attenzione alla Parola dentro le priorità indicate nei programmi pastorali in questo periodo sinodale. “Inizia un cammino di riscoperta di quanto la Parola possa realmente farsi carne, illuminare il nostro essere donne e uomini impastati di quotidiano e d’eternità… in ciascuna chiave di lettura ritroveremo la conferma della forza generativa delle pagine bibliche, pane quotidiano di cui ancora non sappiamo assaporare tutta la fragranza”.

Il curatore don Stefano Zeni, direttore dell’Istituto “Romano Guardini”, indica una duplice ulteriore motivazione di questo volumetto in due rischi da evitare: “Il primo è quello di
considerare la Sacra Scrittura come un campo (pericoloso) per soli esperti, da cui stare a debita distanza; il secondo è utilizzarla a proprio uso e consumo, ignorando alcune coordinate assolutamente fondamentali per non andare fuori strada e dando così vita a interpretazioni personali troppo spesso legate alla logica del “secondo me”.

La forza del titolo – come spiega ancora Zeni – non poggia dunque sul termine “BIBBIA”, ma su quella piccola “E” che diventa il ponte in grado di collegare la sponda della Scrittura a quella della vita, permettendo a quanti lo desiderano di passare dall’una all’altra in un viaggio che speriamo bello e costruttivo”.

Il tentativo è stato apprezzato dal giornalista Franco de Battaglia che nella prefazione sottolinea l’approccio corale : “Leggere insieme è diverso dall’ascoltare, magari distrattamente. È seguire un discorso, un percorso, tenendosi per mano, per non perdersi…”. De Battaglia chiarisce che Bibbia e… “non è un’esegesi, e neppure una serie di omelie autorevoli (anche se la “carrellata” degli autori conferma la ricchezza di sapienza, carità e umiltà spirituale su cui può contare la Chiesa tridentina) ma non è neppure un “fai da te” – ognuno con la sua visione per sè, che porta allo smarrimento o ai vicoli ciechi. È una ricerca personale di conoscenza che diventa coscienza di se stessi. Responsabilità. E forse un nuovo modo di essere Chiesa”.