Due film che indagano il rapporto tra familiari e persone malate di Alzheimer. La proposta, “Amorevolmente”, è della Comunità della Vallagarina e di Nuovo Cineforum.
Giovedì 25 novembre alle 20.30, nella Sala Filarmonica di Rovereto, ci sarà la presentazione della ricerca “I familiari e le persone con demenza si raccontano”, realizzata nell’ambito di un progetto della Comunità Vallagarina con la collaborazione della Provincia di Trento, Apss, Comune di Rovereto, Cooperativa Vales e Apsp Cesare Benedetti di Mori. A seguire, ci sarà la testimonianza di un familiare di una persona malata di Alzheimer e la proiezione di “Lettere a mia figlia. Manuale sull’Alzheimer” di Giuseppe Alessio Nuzzo (Italia, 52′). Quattro capitoli organizzati come in una sorta di manuale in cui si susseguono interviste a ricercatori, studiosi, medici, operatori e pazienti. Ai colloqui si alterna anche una fiction recitata dall’attore Leo Gullotta.
Mercoledì 1 dicembre alle 20.30, in Sala Zendri, ad Ala, ci sarà invece la proiezione di “Vittorio, Capitan Pistone e tutti gli altri” di Mara Consoli (Italia, 55′). Vittorio, protagonista della pellicola, è uno sconosciuto che ha qualcosa in comune con Ronald Reagan, Rita Hayworth, Winston Churchill, Charles Bronson, Annie Girardot e altri 20milioni di persone. Il motivo? Vittorio è malato di Alzheimer, un’esperienza purtroppo comune a molti. Il film è un viaggio avanti e indietro nel tempo, al di là delle parole, tra denuncia e poesia; un viaggio che porta a capire che “l’Italia non è un Paese per vecchi”.
Collaborano a “Amorevolmente” l’assessorato alla salute, alle politiche sociali, alla disabilità e alla famiglia della Provincia di Trento, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, e il servizio politiche sociali del Comune di Rovereto.
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