Palù di Giovo è fra le località forse più note nel mondo dello sport per avere dato i natali a una generazione di campioni del ciclismo, spesso citati in questo libro, Palù di Giovo: le mie radici (2021, 160 pp. 14 €, ed. Vita Trentina) che aiuta quindi anche ad apprezzare il misterioso genius loci di questo piccolo borgo trentino. Un dono che per i compaesani diventa anche una responsabilità, un’eredità da non disperdere. Storie come quella ricostruita e narrata da padre Carlo Paolazzi ci insegnano a coltivare le radici, ma anche a trovare la direzione dei rami sui quali poggiare il nostro futuro.
L’autore. Carlo Paolazzi nasce a Palù di Giovo, in Trentino, in una famiglia di contadini. L’intenzione di farsi religioso lo porta nel Convento dei Frati Minori nel 1948. Nel 1960 emette la professione solenne e tre anni dopo viene ordinato sacerdote. Nel 1969 consegue la laurea in Lettere moderne con una tesi su Dante e intraprende lo studio degli Scritti di S. Francesco. Ricercatore universitario nel 1981 e anni successivi, nella Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, svolge il Corso di Filologia dantesca. Nel 1992, a Brescia presso l’UCSC insegna Letteratura italiana. Dal 1999 al 2008, presso il Collegio di S. Bonaventura a Grottaferrata (Frati Editori Quaracchi), entra far parte della sezione “Edizione di testi francescani”, della quale diventa Direttore dal 2005 al 2008.
Cura l’edizione critica degli Scritti di S. Francesco. Inoltre dall’anno 2000 tiene il corso di Filologia e intertestualità presso la Pontificia Universitas Antonianum (Roma). Numerose e fondamentali le sue pubblicazioni su S. Francesco, S. Chiara e su Dante. Il Magnifico Rettore dell’Antonianum, prof.ssa Mary Melone, S. F. A., nel gennaio 2019 conferisce a padre Carlo la laurea honoris causa in Teologia.
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