Mesi fa erano arrivati a palazzo Geremia per protestare, stamattina invece i lavoratori della Ricicla di Lavis, azienda che si occupa del recupero dei rifiuti, sono tornati presso la sede del Comune di Trento per raccontare che la battaglia contro la precarietà è stata vinta.
“Lo scorso 21 ottobre abbiamo scritto il verbale dell’accordo con l’azienda – ha raccontato Daniel Agostini, sindacalista dell’Usb, che ha seguito la vicenda fin dall’inizio – Ringrazio il sindaco di Trento che, insieme a quello di Lavis, si è fatto mediatore e ci ha messo a disposizione la sala per gli incontri. Prima del loro intervento l’azienda non sembrava disponibile alla stabilizzazione dei precari, che venivano assunti di mese in mese attraverso le agenzie interinali. E pensare che alcuni lavorano alla Ricicla fin dal 2008. Il piano delle assunzioni partirà il primo novembre, con la stabilizzazione dei quattro lavoratori con la maggiore anzianità aziendale. Poi si andrà a scaglioni, per arrivare a stabilizzare tutti i 27 entro il 30 novembre 2022. Con un contratto stabile, per i lavoratori sarà possibile dare le garanzie per avere una casa in affitto o per chiedere il mutuo e fare domanda di ricongiungimento con la famiglia. Da dipendenti, potranno inoltre avere le ferie per tornare a casa”.
Accanto ad Agostini, alla conferenza stampa convocata all’aperto, in via Belenzani, stamattina c’erano i tre delegati sindacali Kanda Keita, Adamo Diarra e Vao Kouadio (i primi due originari del Mali, il terzo della Costa d’Avorio). E c’era anche il sindaco Franco Ianeselli, che non ha nascosto la sua soddisfazione per il lieto fine della vicenda: “Siamo molto felici, oggi il clima è diverso rispetto a quest’estate, vedo finalmente volti distesi. Come comunità siamo orgogliosi delle nostre prestazioni ambientali e della nostra economia circolare, ma siamo convinti che la sostenibilità non possa non riguardare anche i lavoratori”. Ha aggiunto il sindaco: “Questa storia è significativa per molti aspetti: innanzitutto ci dimostra che quando ci si mobilita per una battaglia giusta, i risultati arrivano. Poi i lavoratori sono stati davvero bravi, rappresentano un bell’esempio di coraggio. E infine dobbiamo dare atto anche all’azienda di aver scelto di non arroccarsi, di trattare. Credo che da questa vicenda sia uscita una comunità più forte, che comunque deve continuare a vigilare sui lati oscuri che si possono nascondere anche dietro all’eccellenza”.
A chiudere l’incontro, le parole piene di riconoscenza del delegato Adamo Diarra: “Vi ringrazio tanto per il sostegno, dopo tanti anni non credevo che saremmo arrivati a una soluzione. Questa trattativa è la dimostrazione che in Italia ci sono delle regole che vanno rispettate. Per parte nostra, faremo di tutto per fare meglio possibile il nostro lavoro, per separare bene i rifiuti perché sappiamo che da questo dipende anche il prezzo a cui saranno venduti”.
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