Ospite della Sala della Filarmonica, venerdì 22 ottobre alle 19.30, sarà la pianista Angela Hewitt, definita dal giornale inglese The Guardian “la più grande interprete di Bach”.

Hewitt è canadese, ma profondamente legata all’Italia, in particolare all’Umbria. Oggi è tra le pianiste più apprezzate a livello mondiale, nonché, appunto, un punto di riferimento per le musiche di Johann Sebastian Bach.

Nel 1985, a soli ventisette anni, vinceva la Toronto Bach Piano Competition. La sua consacrazione definitiva, però, arriva nel 2014, con la registrazione, per Hyperion, dell’Arte della Fuga di Bach, accolta in tutto il mondo da critiche entusiaste. (Ha venduto più di 400mila copie.)

Hewitt si dedica anche al repertorio otto e novecentesco, con Beethoven, Schumann, Messiaen, Ravel e Chopin. Oltre a Bach, per alla Filarmonica porterà dei brani di Domenico Scarlatti e Francois Couperin.

Non finisce qui la stagione dei concerti della Società Filarmonica di Trento, curata dal dottor Antonio Carlini, direttore artistico. L’appuntamento successivo è per giovedì 28 ottobre con la trombettista norvegese Tine Thing Helseth, accompagnata al pianoforte dall’inseparabile Gunnar Flagstad.

Per informazioni sui biglietti, visitare il sito della Filarmonica di Trento.