Per l’intera giornata di lunedì 11 ottobre è stato proclamato uno sciopero generale di tutti i settori privati e pubblici della Provincia di Trento. A lanciare la mobilitazione su scala nazionale, contro le politiche del governo Draghi, i sindacati di base ed autorganizzati, ai quali si è unito, per il Trentino, il Sindacato di Base Multicategoriale, che promuoverà un corteo che attraverserà le vie di Trento, con concentramento a Largo Nazario Sauro a partire dalle ore 9 ed arrivo a Confindustria.
“Nella provincia di Trento abbiamo deciso di aderire allo sciopero generale nazionale e di proclamare, in contemporanea, lo scipoero generale provinciale, con un corteo per le vie del capoluogo e partenza da Largo Nazario Sauro, punto strategico dove la P.A.T. ed il Comune di Trento impiegheranno 930 milioni di euro, provenienti dal P.N.R.R. (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per la costruzione della circonvallazione ferroviaria (linea T.A.V./T.A.C. interrata, dal quartiere di San Martino a Mattarello), opera costosa, inutile ed altamente inquinante e distruttiva per l’ambiente”, spiega il Sindacato di Base Multicategoriale, che chiede il blocco dei licenziamenti collettivi o per giustificato motivo oggettivo; l’introduzione di una norma per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il superamento dell’attuale sistema di appalti e subappalti, con obbligo di applicare la contrattazione collettiva più favorevole ai lavoratori delle imprese appaltatrici ed il diniego, per queste ultime, di ricorrere al subappalto, sotto qualsiasi forma denominato; l’obbligo per tutte le società cooperative che operano nei settori ambientale e della solidarietà sociale di applicare la contrattazione collettiva nazionale e territoriale attualmente in essere, penalizzando le cooperative (o altre società dei settori anzidetti, comunque denominate) che applicano i cd. “contratti pirata” ovvero i contratti collettivi a salario e diritti ridotti; il potenziamento dei servizi ispettivi, del lavoro e della salute e sicurezza; la garanzia del cd. “reddito generale” a tutti, senza limiti temporali di residenza o di cittadinanza oppure di nazionalità; infine investimenti sulla sanità pubblica sia in ordine all’aumento degli organici, nonché alle retribuzioni degli operatori sanitari ed il superamento del monopolio sindacale di CGIL-CISL-UIL ed introduzione di norme atte a garantire la democrazia sindacale.
Il Sindacato di Base Multicategoriale di Trento inoltre chiede, in materia di tutela della salute e dell’ambiente, il blocco della progettazione e dei lavori per la costruzione della Circonvallazione ferroviaria di Trento e di quella della città di Rovereto; più in generale, il blocco di tutte le attività connesse alla realizzazione della linea T.A.V./T.A.C. sulla valle dell’Adige; la rinuncia definitiva, con atto politico, alla realizzazione del raccordo della autostrada A31 con la A22 (c.d. Valdastico Nord); l’impiego delle risorse del PNRR al fine di bonificare le aree urbane altamente inquinate e nocive per l’intera popolazione di ex SLOI ed ex CARBOCHIMICA situate nella zona di Trento Nord, tra le altre cose interessate dall’uscita della progettata linea T.A.V./T.A.C.; l’aumento delle tariffe di pedaggio autostradale della Autostrada del Brennero A22 (a capitale pubblico locale) per le imprese di autotrasporto merci su strada situate fuori provincia, con adeguamento agli altri pedaggi in vigore, imponendo l’obbligo di transito via Svizzera (passo del Gottardo) su treno; l’impiego delle risorse provenienti dalla Autostrada del Brennero A22 per il potenziamento e l’ammodernamento dell’attuale linea ferroviaria, con particolare riguardo al trasporto pubblico locale o pendolare.
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