Da una collaborazione tra Patronato ACLI e CAF ACLI è nato un nuovo servizio per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro domestico in provincia di Trento e per semplificare la gestione del rapporto di lavoro da parte delle famiglie. Il progetto, che si chiama “Incontra Lavoro“, mira a fornire un servizio completo che accompagni le famiglie in tutte le fasi del processo, dalla ricerca alla assunzione di badanti, colf e baby-sitter.
“Se nel periodo della pandemia il numero di badanti e colf regolarmente assunti è cresciuto, questo è un campo fortemente caratterizzato dal lavoro irregolare che le ACLI vogliono contribuire a far emergere dall’illegalità, facilitando il processo che porta verso la stipula di contratti regolari”, ha spiegato presentando il nuovo servizio il presidente delle ACLI trentine Luca Oliver, prima di ricordare come “secondo i dati dell’Osservatorio sui lavoratori domestici, in Italia sono 920.722 le badanti, colf e baby-sitter che hanno versato contributi all’INPS nel 2020, con un incremento del 7,5% rispetto al 2019. Le ragioni di questo aumento sarebbero di due tipi: il lockdown seguito alla prima ondata del Covid che ha reso necessario instaurare rapporti di lavoro regolari per consentire al lavoratore di spostarsi liberamente per motivi di lavoro; la norma prevista dal decreto Rilancio che la scorsa estate ha regolamentato l’emersione di rapporti di lavoro irregolari nei settori dell’agricoltura, del lavoro domestico e dell’assistenza alla persona, con l’effetto di produrre 207.542 domande, di cui l’85% hanno riguardato colf e badanti. Prima del 2020, il trend del numero di lavoratori domestici era decrescente dal 2013. Questi dati sono indicativi della situazione che caratterizza il campo del lavoro domestico”.
“Un altro obiettivo del progetto – ha proseguito il Presidente delle Acli trentine – riguarda l’accompagnamento dei collaboratori e delle collaboratrici famigliari nell’inserimento presso le singole famiglie e la società trentina. Accompagnamento che si concretizzerà in percorsi formativi dedicati e personalizzati che coinvolgeranno queste particolari figure professionali nella costruzione di un ambiente sociale accogliente ed inclusivo.
Oliver ha quindi fornito i dati riferiti al Trentino. Secondo l’Osservatorio dell’INPS i lavoratori domestici sono passati dalla 6.078 unità del 2019 alle 6.529 unità del 2020 a conferma del trend nazionale.
“Il nuovo servizio – ha poi proseguito Salvatore Casella, direttore del Patronato ACLI – nasce dall’unione delle competenze dell’Agenzia Incontra Lavoro del Patronato ACLI, un’agenzia autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a svolgere l’attività di intermediazione di mano d’opera, del Servizio Paghe Lavoratori Domestici di CAF ACLI e dei professionisti in rete. Abbiamo unito le forze per essere in grado di offrire al cittadino e alle famiglie un aiuto concreto quando ha bisogno di affidarsi a qualcuno per la cura dei propri cari o della casa. Con la attivazione di Incontra Lavoro possiamo oggi offrire una filiera completa: della selezione di lavoratori domestici, attraverso colloqui per comprendere competenze e disponibilità; dell’organizzazione di colloqui conoscitivi tra i lavoratori e le famiglie interessate, dopo un’attenta preselezione basata sulle esigenze della famiglia e del lavoratore; della gestione di tutti gli adempimenti legati al rapporto di lavoro: dalla predisposizione del contratto alla cura degli adempimenti fiscali, previdenziali ed assistenziali, dal controllo dei prospetti paga al calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR).
Il questa prima fase, il servizio Incontra Lavoro è attivo nelle zone di Trento, Rovereto, Piana Rotaliana e Valli di Non e Sole. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito aclitrentine.it al link aclitrentine.it/prodotti/incontra-lavoro-selezione-badanti-colf-babysitter/.
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