Centro Santa Chiara, torna la Stagione di Prosa

A distanza di mesi, dopo un periodo fin troppo lungo trascorso tra spettacoli in streaming e iniziative alternative, ma sempre senza la partecipazione fisica degli spettatori, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara è finalmente pronto a riaprire le porte dei teatri con la nuova programmazione 2021/22, e con il tanto atteso ritorno del pubblico in presenza, nel pieno rispetto delle norme sanitarie vigenti (obbligo di Green Pass per accedere) ma con la novità della recente apertura del Cts (notizia di ieri sera) all’aumento della capienza nei teatri all’80%.

Nella mattinata di oggi è stata così presentata la nuova Stagione di prosa 2021/2022, curata, per l’ultima volta quest’anno dal direttore uscente Francesco Nardelli, che ha illustrato i contenuti insieme al presidente del Centro Sergio Divina e alla presenza dell’assessora alla cultura del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli. “Porterò con me un ricordo felice di questi anni, di questa città e di questa provincia che tanto mi ha dato. – ha commentato Nardelli, che il prossimo novembre lascerà l’incarico – E’ stato un lungo periodo di grande crescita personale, nove anni nei quali ho cercato di costruire relazioni importanti con il sistema regionale dello spettacolo, valorizzando ruoli specifici dei soggetti che operano nel territorio”.

Da Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon ad Anna Foglietta e Paola Minaccioni, fino a Rocco Papaleo, Emma Dante, Pippo Delbono e Alessandro Bergonzoni, sono tanti i nomi di prestigio che anche quest’anno arriveranno in Trentino, a partire da ottobre, per una stagione di prosa all’insegna della qualità, tra grandi classici del teatro e figure di spicco della scena teatrale nazionale più sperimentale. Come di consueto sono venti gli appuntamenti in calendario, distribuiti all’interno delle due rassegne: la Grande Prosa (al Teatro Sociale) e le Altre Tendenze (al “Sociale” e all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto).

Il compito di inaugurare la Stagione a novembre spetterà a “Peachum. Un’opera da tre soldi”, la nuova produzione del Teatro Stabile di Bolzano e del Teatro Stabile di Torino ispirata a L’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht, che proprio a Trento avrà il suo debutto teatrale. Protagonista dello spettacolo la coppia formata da Fausto Paravidino (qui nella triplice veste di autore, regista e interprete) e Rocco Papaleo. Sempre a novembre, ecco un’altra coppia di grandi interpreti del teatro italiano: Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, dirette da Geppy Gleijeses, saranno le protagoniste di “Arsenico e vecchi merletti”, autentico capolavoro della comicità teatrale di Kesselring.

Dicembre si aprirà con “Orgoglio e Pregiudizio”, classico della letteratura inglese portato per la prima volta in Italia da Arturo Cirillo (qui in veste di regista e attore), per poi concludere l’anno con due superbi interpreti come Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, in scena con “Diplomazia”, testo di Cyril Gely incentrato sull’occupazione nazista di Parigi nel secondo conflitto mondiale.

Il nuovo anno si aprirà con il Premio Ubu 2009 Valter Malosti, regista de “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, spettacolo per il quale ha curato anche l’adattamento insieme alla drammaturga trentina Angela Dematté, e proseguirà con il ritorno in Stagione di Sebastiano Lo Monaco (qui in veste di interprete), impegnato con l’“Enrico IV” di Luigi Pirandello per la regia di Yannis Kokkos, uno dei più incisivi e stimati registi viventi. Un altro Premio Ubu come Tindaro Granata (riconoscimento ottenuto nel 2016 come miglior novità drammaturgica) sarà sul palco del Teatro Sociale a febbraio con “Lo zoo di vetro”, opera autobiografica del drammaturgo statunitense Tennessee Williams. Un lavoro diretto dal giovane regista emiliano Leonardo Lidi.

Il mese di marzo sarà inizialmente contraddistinto dal teatro comico di Eugéne Labiche e dalla coppia Massimo Dapporto – Antonello Fassari (diretti da Andrée Ruth Shammah), protagonisti de “Il delitto di via dell’Orsina”, – spettacolo che vede anche la partecipazione straordinaria di Antonio Cornacchione -, a cui farà seguito un testo di grande intensità: “Eichmann. Dove inizia la notte” è un atto unico di Stefano Massini con la regia di Mauro Avogadro. In scena, Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon riporteranno alla luce il controverso processo al gerarca nazista Adolf Eichmann.

L’ultimo appuntamento della Grande Prosa sarà declinato tutto al femminile con la regia di Michela Cescon e l’interpretazione di Anna Foglietta e Paola Minaccioni che saranno le protagoniste de “L’Attesa”, testo che ha fatto conoscere al grande pubblico l’autore veneto Remo Binosi.

All’interno della Stagione ci sarà spazio anche per il consueto sguardo sulla scena più alternativa offerto dalla rassegna Altre Tendenze: 10 spettacoli, 5 al Teatro Sociale e 5 all’Auditorium Melotti di Rovereto, con la novità rappresentata dalle due recite per ciascun appuntamento.

Si tratta di una Stagione molto variegata, che accanto a mostri sacri del teatro contemporaneo come Emma Dante, Pippo Delbono e l’originalità di Alessandro Bergonzoni, ha voluto dedicare una maggiore attenzione alle produzioni del territorio trentino, a cominciare proprio dal primo appuntamento in calendario a novembre: “un teatro è un teatro è un teatro è un teatro” è il nuovo lavoro del regista roveretano Filippo Andreatta e del suo OHT [Office for a Human Theatre] che lo scorso luglio è approdato sul rinomato palco del Festival Internazionale del Teatro alla Biennale di Venezia. A seguire ci sarà spazio per la regina siciliana del teatro italiano, la regista Emma Dante, a Trento con la sua “Misericordia”, e per “Decameron”, progetto liberamente tratto dalle novelle di Boccaccio, una coproduzione tra la compagnia regionale TrentoSpettacoli e MTM Manifatture Teatrali Milanesi, con la regia di Stefano Cordella.

Il primo appuntamento del nuovo anno sarà a Rovereto con “Madre”, di e con Ermanna Montanari (poemetto scenico di Marco Martinelli), portato in scena dal Teatro delle Albe. I due spettacoli successivi, sempre a Rovereto, vedranno nuovamente protagonista il territorio trentino. Si comincia a fine gennaio con “50 minuti di ritardo”, spettacolo della compagnia veneziana Malmadur – scritto e diretto da Alessia Cacco e dal regista e attore trentino Jacopo Giacomoni -, che lo scorso dicembre è stata ospitata in residenza al Teatro SanbàPolis di Trento. Lo stesso teatro che lo scorso inverno ha ospitato in residenza anche la compagnia roveretana Evoé!Teatro ed il suo “Fuck me(n)”, spettacolo successivamente trasmesso in streaming dal Centro e ora finalmente proposto in presenza a Rovereto.

Per il settimo appuntamento si tornerà a Trento con la comicità surreale e tagliente di Alessandro Bergonzoni ed il suo “Trascendi e sali”, mentre a fine febbraio il “Melotti” ospiterà “RADIO GHETTO_Voci libere”, progetto teatrale che porta sul palco l’esperienza di Radio Ghetto, radio partecipata da e per le comunità di braccianti stranieri che vivono nelle campagne dell’agro foggiano. L’ultimo appuntamento a Rovereto vedrà protagonista la compagnia Elsinor con “Festen. Il gioco della verità”, mentre il compito di chiudere la Stagione, a marzo, spetterà ad un maestro come Pippo Delbono e al suo “Amore”.

La campagna abbonamenti prenderà il via sabato 16 ottobre, mentre i biglietti saranno disponibili da sabato 23 ottobre 2021 presso la biglietteria del Teatro Auditorium (lun-sab, 10-13, 15-19) e presso le Casse Rurali. Gli abbonamenti e i biglietti saranno acquistabili anche online su www.primiallaprima.it a partire dal giorno successivo all’inizio della vendita in biglietteria. Si ricorda che per accedere agli eventi del Centro S. Chiara è necessario esibire il Green Pass, come previsto dal Decreto-Legge 23 luglio 2021 n. 105.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it

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