Si sono conclusi ormai da una quindicina di anni i lavori di restauro, interno ed esterno, della chiesa di Brentonico, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, e della adiacente canonica monumentale.
Edificata nel centro del paese in località Vigo, su di un luogo dove si presume sorgesse un primitivo edificio di culto, trova le prime testimonianze scritte della sua esistenza in un documento datato 1145, in cui si dice che la pieve di Brentonico era ai tempi compresa nella Diocesi di Verona.
Dopo varie fasi, rifacimenti, fatti storici e vicissitudini di vario genere, la parrocchiale passa alla Diocesi di Trento nel 1786 e supera non senza alcuni danni le insidie della Prima guerra mondiale.
L’ultimo restauro, infine, cominciato al termine dello scorso secolo, oltre a restituire alla comunità una delle più illustri chiese di tutta la provincia, rinnovata in tutta la sua bellezza seppur mantenendo intatta la sua lunga e rilevante storia, ha permesso l’emergere di una gran mole di documenti e conoscenze, che sono oggi raccolti in una imponente pubblicazione, di ben 540 pagine, dal titolo “La chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Brentonico. Storia, architettura, arte”, edita dalla Parrocchia di Brentonico.
Sarà presentata sabato 25 settembre alle 16, proprio presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Brentonico e, per l’occasione, un coro eseguirà due canti tratti dalle pergamene musicali medievali scoperte negli archivi della Parrocchia di Brentonico e del Castello di Dosso Maggiore.
Si tratta di un’opera editoriale completa nei temi e negli argomenti, capace di riassumere tutto il sapere acquisito e di aggiungerne di ulteriore, frutto del lavoro d’insieme di ben dodici specialisti: Marina Botteri, Antonio Carlini, Domizio Cattoi, Emanuele Curzel, Renato Giacomelli, Chiara Moser, Giuseppina Paina, Carlo Andrea Postinger, Chiara Radice, Sara Retrosi, Chiara Tozzi, Flavio Zambotto.
Ognuno di loro, sviscerando un tema specifico secondo le proprie competenze, aiuta a comporre il quadro complessivo dell’antica chiesa, tra “storia, architettura e arte”, come recita il sottotitolo del volume, curato da Carlo Andrea Postinger, da un’idea di Quinto Canali e don Luigi Mezzi.
Ad aprire la pubblicazione, corredata dalle fotografie di Francesco Moretti ed Emanuele Tonoli, la prefazione di monsignor Lodovico Maule, Decano del Capitolo della Cattedrale di Trento.
“Nella civiltà delle ostentazioni effimere e di maniera e della spettacolarizzazione e commercializzazione della comunicazione, anche i patrimoni e i valori comuni culturali e religiosi rischiano di finire nel mare magnum degli effetti speciali ad ogni costo, dei listini turistici, dei selfie da esibire sui social, della piattezza del qualunquismo. Non è il caso di questa pubblicazione, che coniuga rigorosa e filologica scientificità con un linguaggio divulgativo agevole e sarà per lungo tempo preziosa e genuina fonte documentaria, di studio e di riflessione per tutti”, spiegano Canali e don Mezzi nell’introduzione al volume, trasmettendo in pieno lo spirito del lavoro, completo e ricco, come la stessa chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
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