Si è svolto nella serata di ieri, venerdì 17 settembre, un importante momento dedicato al ricordo di chi non c’è più, per via del Covid-19, e dei giorni più terribili della pandemia, che ha colpito pesantemente il Trentino e ha privato la comunità, tra gli altri, di tanti suoi anziani, coloro che hanno costruito il territorio, l’autonomia trentina, in periodi come il dopoguerra.
Il tributo, che ha visto la presenza dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e del sindaco di Trento Ianeselli, è stato promosso dal Club Armonia di Trento. Per l’occasione il Club ha allestito “il recital per cori e strumenti e voci narranti”, con la partecipazione di diversi cori trentini e musicisti, intitolato “La falze a tondo, a tondo”. Proprio la morte, figurata e purtroppo concreta, che ha strappato tanti “nostri concittadini nel gorgo della pandemia”. Per loro, i loro familiari e la comunità tutta il ricordo collettivo che diventa uno sguardo, consapevole e positivo, al futuro.
La toccante serata è stata anche l’occasione per ricordare come la comunità ha reagito, in quelle fasi drammatiche e nelle sue componenti in prima linea: i sanitari, i lavoratori dei supermercati e dei servizi indispensabili. I familiari che non potevano visitare i parenti in ospedale e i bambini separati dai nonni. “Con la consapevolezza, ancora più viva oggi, per tutti, di essere parte di una comunità che riesce a raccogliersi e ad avere dei grandi messaggi di solidarietà, vicinanza e fiducia verso il futuro“, come ha rimarcato nel suo intervento il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti.
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