È partito oggi, 6 settembre, il nuovo anno scolastico per le scuole dell’infanzia del Trentino, i cui ambienti sono stati nuovamente abitati da voci, ritmo, colori ma soprattutto socialità e relazioni. Un nuovo anno che sarà certo difficile, nel contesto globale di emergenza sanitaria, che è stato inaugurato, nelle scuole provinciali di Sant’Anna e Raossi di Vallarsa e nella scuola equiparata dell’infanzia di Trambileno, alla presenza dell’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, accompagnato dal sostituto dirigente del Servizio attività educative per l’infanzia Livio Degasperi. Con loro, a Vanza c’era una delegazione della dirigenza della Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento, guidata dal presidente Giuliano Baldessari ed accolta dal sindaco di Trambileno, mentre a Raossi e Sant’Anna, assieme al sindaco di Vallarsa, era presente la coordinatrice pedagogica del Circolo 9 Milena Endrizzi.
Inaugurare l’apertura di un nuovo anno scolastico è sempre un’occasione significativa per rinnovare l’attenzione della comunità e delle istituzioni alle bambine e ai bambini, ai loro bisogni educativi, alle loro idee, allo loro vitalità, ed è un’occasione importante, ha detto il presidente della Federazione Provinciale Scuole Materne Giuliano Baldessari, “per riconoscere l’impegno e la disponibilità di chi dedica tempo, risorse, idee nella gestione di una scuola, perché essere Scuola della Comunità significa assumere su di sé l’impegno a partecipare attivamente, promuovendo una cultura di incontro, di rete e di collaborazione. Fondamentale in questa prospettiva è il ruolo dei volontari che fanno parte dell’Ente Gestore della scuola, grazie alla disponibilità dei quali le famiglie possono continuare a usufruire di un servizio di qualità strettamente legato al proprio contesto di vita”.
“La presenza attiva di una scuola è un elemento quanto mai significativo in una realtà come quella di Trambileno, comune articolato in numerose frazioni distribuite su un territorio piuttosto ampio. Avere una scuola radicata nel proprio contesto comunitario – ha ricordato il presidente dell’Ente gestore Luca Baldo –, è davvero una condizione necessaria per mantenere in rete le varie frazioni, per creare legami tra le famiglie, per permettere alla comunità di crescere, aprirsi e valorizzare la propria realtà”.
La visita istituzionale è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione della ripartenza, dopo la sosta delle attività didattiche del mese di agosto, mostrare vicinanza alle comunità di piccole dimensioni e sostenerne le realtà scolastiche, ma soprattutto per constatare la gioia dei bambini nel riprendere le attività in quella che è stata una mattinata serena, senza particolari criticità organizzative.
I protocolli di sicurezza e la gestione dei Green pass del personale docente e ausiliario non registrano, infatti, particolari difficoltà: la scuola punta a mantenere le attività didattiche in presenza a partire proprio dai piccoli, per garantire quanto più possibile un ritorno alla normalità all’interno delle comunità scolastiche, andando incontro ai bisogni educativi dei bambini. In tutti e tre i plessi il personale docente e non docente ha illustrato gli ambienti e le progettualità all’assessore all’istruzione, ricordando l’importanza del servizio proprio nei piccoli centri.
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