Uno strumento di pianificazione strategica delle trasformazioni territoriali a lungo termine, orientato ad una nuova prospettiva di rigenerazione e di sviluppo urbano e territoriale, in grado di armonizzare gli aspetti economici e sociali con la valorizzazione delle vocazioni esistenti nel territorio e nel paesaggio. È questo lo scopo della Carta del paesaggio, novità introdotta dal Piano urbanistico provinciale (Pup) che sarà per la città di Trento un documento fondamentale, da costruire in sinergia tra Comune e cittadini.
Nel corso di tutto il processo di elaborazione della Carta del paesaggio sono infatti previsti forme e strumenti per favorire la partecipazione dei cittadini in forma singola, associata e come rappresentati di enti e organizzazioni, che verranno pubblicizzati attraverso i canali di comunicazione istituzionale, tra cui lo spazio dedicato sul sito del Comune. I primi passi sono stati mossi lunedì sera, in un incontro informativo appositamente convocato, con i presidenti di Circoscrizione il percorso di confronto e condivisione che accompagneranno l’elaborazione della Carta. A breve saranno inoltre disponibili online sette questionari aperti a tutti i cittadini, che daranno loro la possibilità di raccontare la propria percezione dei diversi ambiti della città.
La prima fase del lavoro consiste nella lettura conoscitiva multidisciplinare degli aspetti fisici, ambientali, rurali, insediativi, infrastrutturali, che avviene anche con la partecipazione dei cittadini, per evidenziare gli aspetti percettivi ed identitari. La conoscenza del paesaggio permetterà, nella seconda fase, di individuare dei macrosistemi denominati “unità di paesaggio omogeneo” caratterizzati da valenze e vocazioni specifiche in base alle quali, nella terza fase, disegnare concretamente la Carta. Al nuovo strumento, che si coordinerà con le indicazioni del Piano per la mobilità sostenibile (Pums) in corso di realizzazione, sono subordinati gli altri piani di settore, come ad esempio il Piano regolatore per gli aspetti insediativi e infrastrutturali.
Tra gli obiettivi della Carta del paesaggio anche la valorizzazione e la promozione del territorio e delle filiere produttive, anche in un’ottica di marketing territoriale. Il processo di innovazione nel sistema della pianificazione territoriale che si concretizza nella Carta del paesaggio nasce dalla Convenzione europea del paesaggio, descritto come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Una definizione che riconosce il ruolo centrale delle dimensioni sociali e partecipative come fattori generativi del paesaggio: è nella misura in cui la popolazione residente riconosce e comprende i valori di un certo luogo, che una parte di territorio può legittimamente essere considerata un paesaggio in quanto tale.
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