Dopo quasi 10 anni, Egidio Bonapace, guida alpina dal 1983 e già Presidente dell’Accademia della Montagna e Presidente del Trento Film Festival, oltre che accademico del CAI, ha deciso di lasciare la gestione del Rifugio d’Amola “G. Segantini”. Una scelta motivata dalla volontà di cedere il passo alle nuove generazioni, per Bonapace, che, nato in mezzo alle montagne di cui è grande conoscitore, è stato in passato gestore del rifugio Giorgio Graffer, nel cuore del Brenta, per una ventina d’anni.
“Lascio con dispiacere, ma non abbandonerò la mia amata montagna”, ha detto Bonapace, annunciando l’addio al rifugio che si trova ai piedi della Presanella. Il Rifugio d’Amola “G. Segantini”, inaugurato nel 1901, deve il nome al grande pittore Archese Giovanni Segantini, il quale si dedicò attivamente al racconto delle montagne attraverso la sua pittura.
Collocato in un ambiente suggestivo, carico di memorie storiche e armonie naturali, il rifugio trae le sue origini in stretto legame con le prime ascensioni della cima Presanella, di cui ne costituisce una base di partenza, ed è costituito da due fabbricati: uno, ora adibito a bivacco invernale, che è la prima costruzione a “cubo” inaugurata nel 1901; l’altro più moderno e che racchiude le attività ricettive, inaugurato nel 1977. Dispone di posti 56 posti letto, è dotato di teleferica per l’approvvigionamento materiali e di turbina idroelettrica per la produzione di energia elettrica.
Per sostituire la figura di Bonapace, la SAT ha aperto le candidature, con scadenza 12 settembre 2021. Per proporre la propria candidatura è sufficiente inviare una mail con i documenti necessari, elencati sul sito web della SAT, a affido.segantini@sat.tn.it.
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