A settantasette anni dalla strage nazifascista del 12 agosto 1944, anche quest’anno, nel giorno di ferragosto, i prati di Malga Zonta a Folgaria accoglieranno i cittadini veneti e trentini di diverse generazioni per ricordare i morti e per incoraggiare i vivi a tenere ben saldo l’impegno per la libertà e la giustizia.
Ad onorare le vittime, i gonfaloni dei Comuni e delle due Province di Vicenza e di Trento, con i Sindaci e le altre Autorità, le bandiere e le insegne dell’Anpi e delle associazioni d’arma.
Quest’anno la cerimonia sarà limitata, per via dell’emergenza sanitaria: non ci sarà quindi il tendone né il rancio alpino, non ci sarà il corteo, ma le persone, munite di mascherina, si posizioneranno direttamente sul prato davanti al palco osservando un opportuno distanziamento.
Dopo i saluti delle istituzioni, prenderà la parola per l’orazione ufficiale il prof. Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, che coordina l’attività degli studi storici della Resistenza e delle Lotte di liberazione.
Seguirà la Messa al campo celebrata da padre Gregorio Moggio, cappuccino di Rovereto, accompagnata dalle musiche del quintetto di ottoni che da qualche anno è presente alla cerimonia.
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