Baselga di Piné. La struttura che ospita l’oratorio di Baselga di Piné assomiglia un po’ al suo carattere. L’edificio, che risale a inizio Novecento, è organizzato “a villaggio”: al centro c’è il teatro parrocchiale, mentre tutt’attorno si sviluppano delle aule. “Si dice che ogni sala sia stata costruita da una frazione del paese diversa”, ci spiega Stefano Mattivi, responsabile dell’oratorio e direttore della cooperativa Casa (Centro Assistenza Sociale Anziani), che si trova proprio lì accanto, nel centro “Il Rododendro”. Mattivi si definisce una figura “ibrida”, perché unisce il mondo dell’oratorio a quello della cooperativa, che sta ampliando i suoi servizi anche ai più giovani. “È difficile dire cosa sia mio, tuo o suo”, spiega. “Vorremmo mettere in rete le realtà del territorio che si occupano di giovani, cercando di coinvolgerli il più possibile”. Proprio in queste settimane, l’oratorio di Baselga di Piné è impegnato con il Grest e con le attività estive, che termineranno a fine agosto. Dietro la struttura “a villaggio”, per la quale è stato presentato un progetto di ristrutturazione in curia, c’è uno spazio che ospita i giochi e le attività che una quarantina di animatori ha pensato per i bambini delle elementari e delle medie.
Le settimane estive sono organizzate dal 2017. Si è cominciato con due settimane, fino ad arrivare alle attuali nove. Quattro sono dedicate al Grest, che quest’anno propone una riflessione su altrettanti personaggi della Bibbia: Noé, Abramo, Giuseppe e Mosé. “La proposta estiva è frutto del cammino che abbiamo fatto durante l’anno con gli animatori”, dice Mattivi. “Con loro abbiamo cercato di comprendere l’impatto che il Covid ha avuto sulle nostre vite proprio a partire da queste figure bibliche. C’è Noé, l’uomo del diluvio, che per noi è la pandemia, la quale ha rotto la nostra normalità e le nostre sicurezze, ma ci ha dato anche la possibilità di pensare a un nuovo modo di stare insieme. Abramo, invece, rappresenta la vocazione, il mettersi in cammino e l’accettare nuove sfide. Infine, ci sono Giuseppe, l’uomo dei sogni, e Mosé, che rilancia il tema della liberazione”.
Il protagonista della settimana dal 2 al 6 agosto è Mosé. Ogni attività proposta si rifà ai valori incarnati dal “principe d’Egitto”. “Abbiamo organizzato dei giochi che facciano capire ai bambini l’importanza di aiutarsi”, ci racconta Letizia, 19 anni, da tre anni impegnata come animatrice dell’oratorio. “Ogni bambino ha pescato un bigliettino in cui è scritto il nome di un suo compagno, che dovrà aiutare fino alla fine della settimana. Dovrà essere a sua disposizione facendogli dei piccoli favori, come riempirgli la borraccia d’acqua o invitarlo a giocare se lo vede solo. Solo al termine della settimana si scoprirà chi ha aiutato chi”. Letizia collabora con l’oratorio per il Grest, ma è attiva anche durante i campeggi, che sono organizzati per i bambini delle elementari e per i ragazzini delle medie. Quando la incontriamo, è appena rientrata dal campeggio delle elementari. Quello delle medie, invece, si terrà dal 23 al 28 agosto. “Il nostro non è solamente un gruppo di animatori”, ci racconta, parlando dei volontari che ruotano attorno all’oratorio. “Siamo prima di tutto degli amici, il che rende le attività di animazione più divertenti”. L’oratorio si è messo in rete con tredici associazioni sportive dell’Altopiano per organizzare il “Festival dello Sport”, che si è tenuto la terza settimana di luglio. Hanno partecipato 180 bambini e animatori che, nello stadio del ghiaccio di Piné e nella sala polivalente di Centrale di Bedollo, hanno potuto provare diverse discipline.
“Come oratorio, abbiamo scelto di avere un occhio di riguardo per le disabilità”, spiega Stefano Mattivi. “Quindi, anche quest’anno – come ogni anno – proponiamo ai ragazzi dalla seconda media alla quinta superiore un campo di servizio a Bardolino, per raccogliere fondi che andranno a Daniela Salvaterra, una missionaria di Tione che gestisce una casa per persone con disabilità in Perù”. L’oratorio ora vuole aumentare le “contaminazioni positive”. Già adesso, durante le attività estive, i nonni accolti nella cooperativa Casa e i bambini del Grest si incontrano. “Ogni mattina, gli anziani scendono in cortile per vedere i balli con i quali i bambini iniziano la giornata”, conclude Stefano Mattivi. “Aspettano sempre questo momento, perché li riporta ai tempi della loro infanzia”.
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