Ricordate quando, qualche tempo fa, le pagine sportive di Vita Trentina ospitavano la rubrica “Figurina di domani”? Tra le giovanissime speranze dello sport provinciale che dimostravano di avere tutte le carte in regola per diventare campioni, nel numero del 7 settembre 2008, la nostra attenzione si era rivolta proprio su Ruggero Tita.

All’epoca il giovane roveretano, che aveva appena 16 anni, frequentava il Liceo Scientifico “Galilei” di Trento, ed era portacolori della storica Compagnia Della Vela di Venezia, fondata nientemeno che dal poeta Gabriele D’Annunzio. Tita vantava già un ricchissimo palmarès, avendo già fatto suo il “Campionato Italiano Optimist” e l’“European Opti Team Racing Cup” conquistati nel 2005 a soli 13 anni.

“La mia passione per la barca – raccontava Ruggero, che già guardava al sogno dei Giochi Olimpici – è nata sul lago di Caldonazzo ad otto anni, frequentando un corso dell’Associazione Velica Trentina di Pergine Valsugana. Mi piacciono la velocità, il contatto con l’acqua e l’aria aperta”.

Da pochi giorni, Ruggero è campione olimpico. Il “domani” è già qui.