Sopra passo Fedaia, in località Longia Reces, a 2.300 metri di altitudine, c’è un modulo abitativo per pastori. Il box è stato elitrasportato da passo Fedaia fino al pascolo dal nucleo elicotteri dei vigili del fuoco della Provincia di Trento, in collaborazione con il Servizio Foreste.

Il modulo, fornito in comodato d’uso dalla Provincia di Trento, permette ai pastori di rimanere accanto alle greggi in alta quota. Si previene così l’attacco dei grandi carnivori, e in particolare del lupo. Dal 2017, infatti, a passo Fedaia è presente in maniera stabile un branco di lupi. “Al pastore sono state fornite anche opere di prevenzione – spiega Stefano Macuglia, della stazione forestale di Predazzo – tra cui una rete elettrificata dotata di apposito elettroscopo anti-lupo. Inoltre, il pastore possiede anche dei cani da guardia della razza pastore maremmano abruzzese, che sono molto efficaci nel respingere gli attacchi predatori dei grandi carnivori. La presenza del pastore in prossimità del gregge è fondamentale, perché permette una conduzione del gregge precisa e puntuale”.

Il box, delle dimensioni di tre metri e mezzo, ospiterà il pastore Paolo Roca, che da dieci anni si reca con le sue 800 pecore a passo Fedaia. “Stando nel box, la notte se arriva il lupo ci si può alzare – spiega -. E far sentire la presenza dell’uomo è indispensabile perché l’animale se ne vada. Ho subito degli attacchi in passato, ma per fortuna non predazioni, perché finora sono sempre riuscito a difendere il mio gregge”.

Sono una quindicina i box che ogni anno vengono trasportati in alta quota dalla Provincia. L’obiettivo di questa misura è garantire una convivenza tra la zootecnica e le attività dell’economia di montagna trentina. In futuro, però, questi moduli abitativi saranno sostituiti con piccoli ripari fissi in legno.

La testimonianza del pastore Paolo Roca