Sono stati resi noti i sette progetti selezionati per l’edizione 2021 di P.A.G. – Pergine Arte Giovane, il bando promosso dal Comune di Pergine Valsugana per valorizzare gli artisti e le artiste under 35 del Trentino – Alto Adige. L’iniziativa, nata nel 2016 e giunta quest’anno alla sesta edizione, è realizzata con la collaborazione e il coordinamento di Pergine Spettacolo Aperto, che dall’8 al 17 luglio ospiterà a Pergine Festival la presentazione pubblica delle opere e delle performance selezionate.
Le opere visive saranno esposte in Sala Maier tutti i giorni dalle 16.30 alle 22.00 e il sabato anche dalle 9.30 alle 12.30. L’opening è fissato per giovedì 8 luglio alle 19.00. A seguire, alle 20.15, andrà in scena all’Ex rimessa carrozze “Ciclica essenza”, lavoro selezionato nell’ambito delle arti performative.
I progetti vincitori di P.A.G. 2021 sono sette, cinque riconducibili alle arti visive e due a quelle performative. Nella categoria, i progetti selezionati dalla commissione esaminatrice sono quelli presentati da Thomas Gretter, Nicola Martini, Romina Zanon, Sofia Zorzi e dal collettivo Gram.
Thomas Gretter, classe 1996, di Canale di Pergine, fin da bambino coltiva la passione per il disegno, in particolare con la matita di grafite. A P.A.G. presenta “Quando viene sera”, opera composta da paesaggi diversi collegati fra loro e racchiusi in una cornice di cirmolo.
Nicola Martini, trentatreenne di Revò (Val di Non), propone invece “Wowmen!”, quadri e sculture che celebrano la donna. Attraverso i suoi lavori, Nicola vuole sensibilizzare le persone su temi come il femminicidio, le discriminazioni, le disparità, gli stupri, le violenze e l’emancipazione.
Arriva invece dalla Val di Sole, per la precisione da Caldes, Romina Zanon, selezionata da Pergine Arte Giovane con “Don’t break my heart”, un racconto fotografico che parla di lutto, musica e amore con la colonna sonora delle canzoni di Den Harrow.
La ventitreenne di Trento Sofia Zorzi propone invece “Senza sensi. Storia di un corpo”, una graphic novel ambientata durante il lockdown. La pandemia – riflette Zorzi – ci ha costretto per ore davanti a un monitor o a un display, esasperando l’uso della vista a discapito degli altri sensi.
L’ultimo lavoro selezionato fra le ‘arti visive’ è quello del collettivo bolzanino Gram. “Deriva #1” si sviluppa attorno alla presenza emblematica di un reperto di roccia imballato e appoggiato su un plinto, metafora dell’impatto dell’uomo sulla natura.
Passando invece alle arti performative, i progetti vincitori del bando sono quelli presentati da Cecilia Tomasi con Veronika Vascotto e dal duo Ciclica Essenza.
Giovanissime, rispettivamente classe ‘97 e ‘99, Cecilia Tomasi e Veronika Vascotto presentano a P.A.G. “Incontrarsi senza scontrarsi”, progetto nato alla Libera Università di Bolzano, dove entrambe studiano. Il tema è il cambiamento del linguaggio del corpo indotto dalla pandemia. L’intervento artistico prevede l’installazione sulla pavimentazione urbana di percorsi studiati per l’interazione.
Ciclica Essenza è un duo strumentale-elettronico formato da Riccardo Rea di Mori e Mattia Nardon di Rovereto. A Pergine, cattureranno i suoni della città (parchi, boschi, vie, strade, piazze…) con l’obiettivo di raccontarne l’identità sonora. Proporranno poi un live set sotto forma di camminata nel territorio.
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