L’amministrazione comunale di Arco ha preso parte, in qualità di soggetto prestatore, all’inaugurazione della mostra “Giovanni Segantini maestro del ritratto”, venerdì 18 giugno al Museo Segantini di Saint Moritz.
La mostra, curata da Annie-Paule Quinsac, autrice del catalogo ragionato di Segantini e presente all’inaugurazione in videoconferenza da New York, e da Mirella Carbone, direttrice del museo engadinese, indaga per la prima volta, attraverso ventidue opere (sedici dipinti e sei disegni), la carriera di ritrattista di Giovanni Segantini, uno dei massimi esponenti del divisionismo italiano. La mostra, che proseguirà fino al 20 ottobre, si è aperta il primo giugno, ma solo ora la situazione epidemiologica legata alla pandemia di covid-19 ha consentito di svolgere la cerimonia di inaugurazione.
Il Comune di Arco ha contribuito all’importante esposizione con l’“Autoritratto all’età di vent’anni”, un olio su tela di 35 centimetri per 26 realizzato tra il 1879 e il 1880. Quella degli autoritratti è una sezione della mostra di particolare interesse, e l’autoritratto normalmente esposto alla galleria civica arcense è il primo realizzato dal maestro del divisionismo. “È attraverso gli autoritratti -spiegano le curatrici- che si manifesta in modo ancora più inequivocabile la metamorfosi da specchio a simbolo; la rosa dei sei lavori esposti, i più noti della sua produzione, spazia dal 1879 al 1898, dal primo autoritratto, un’opera realista che rispecchia il fascino dei lineamenti del giovane artista ventenne, fino all’ultimo, che presenta un volto da profeta“.
“È davvero una bella soddisfazione per Arco, città natale di Giovanni Segantini, contribuire a una mostra così importante – ha commentato Guido Trebo, assessore alla cultura di Arco – non solo per ovvi motivi di visibilità, ma anche nell’ambito del progetto ‘Segantini e Arco’, realizzato per mezzo del Museo Alto Garda e in collaborazione con il Mart, che ha nella galleria civica e nella sua esposizione permanente un fulcro di grande prestigio, che solo pochi giorni fa ha riaperto al pubblico, dopo un importante intervento di valorizzazione”.
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