Quando il paese chiama, gli alpini rispondono sempre. Lo ha ricordato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, il capogruppo Lorenzo Pegoretti nella recente assemblea del gruppo Ravina-Belvedere. Incontro che era in programma a gennaio ma che la situazione sanitaria aveva costretto a rinviare. “Un periodo non facile che dura ancora”, ha sottolineato Pegoretti, ricordando i dieci, fra soci e amici, “andati avanti”: tra loro anche Italo Coser, capogruppo per vent’anni.
“È stato emozionante il 3 maggio 2020 vedere la nostra sede illuminata con il tricolore”, ha ricordato il capogruppo, spiegando come “mai come in questo periodo abbiamo la necessità di aggiungere nuovi ‘amici’ visto che è stato tolto il servizio di leva obbligatorio”. Nel suo intervento ha invitato anche le istituzioni a “snellire la burocrazia altrimenti si rischia di distruggere il volontariato“.
Tanti i “momenti” di impegno, soprattutto in occasione della sorveglianza di parchi cittadini dove le penne nere di Ravina hanno risposto per 75 giorni alternando 12 soci. “Abbiamo approfittato del lockdown – ha evidenziato il segretario Renzo Iseppi– per dare una nuova impronta alla nostra sede, imbiancando, migliorando l’illuminazione, incorniciando le foto che raccontano i momenti salienti del nostro gruppo e sistemando l’esterno. Inoltre abbiamo provveduto ad una funzionante logistica del magazzino”.
A settembre 2020 gli alpini sono stati impegnati nella manifestazione della Pro Loco “Vivi tesori”. A novembre su richiesta della Sezione di Trento con la regia del socio Danilo Perego ha riscontrato un ottimo successo la vendita a scopo solidale di panettoni e pandori. In dicembre la “Santa Lucia alpina” ha donato alla scuola materna di Ravina 20 seggioline con i diversi colori delle sezioni, mentre “Babbo Natale” ha regalato tre tricicli.
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