Colle San Biagio, il sociale che dà valore al paesaggio

L’azienda agricola “Colle San Biagio” ha vinto la sezione “programmazione, pianificazione e iniziative gestionali” del premio “Giulio Andreolli”

È l’azienda agricola “Colle San Biagio di Levico Terme la vincitrice della sezione “programmazione, pianificazione e iniziative gestionali” del premio triennale “Giulio Andreolli”, curato dall’Osservatorio del Paesaggio della Provincia di Trento in collaborazione con la Trentino School of Management.

Il riconoscimento è stato consegnato in presenza domenica 9 maggio dall’assessore al volontariato e alle associazioni del Comune di Levico Terme Paolo Andreatta. La società agricola a responsabilità limitata (Sarl) è stata fondata nel febbraio del 2016 con l’obiettivo di riqualificare e restituire alla comunità un Colle di San Biagio più vivo e curato. “La giuria ha premiato il nostro progetto sia per il suo valore paesaggistico sia per quello sociale”, afferma Andrea Dellai, presidente dell’azienda agricola. “In futuro abbiamo in programma la creazione di un ristorante sociale, in cui useremo i prodotti agricoli, biologici e biodinamici del Colle e valorizzeremo il lavoro di un gruppo di persone in condizioni di svantaggio”.

Al momento, la progettazione delle strutture è in pausa, ma l’azienda agricola sta procedendo alla realizzazione di un collegamento tra il Colle di San Biagio e la stradina dei pescatori, noto punto turistico che costeggia il lago di Levico Terme. “Ci piacerebbe creare una passeggiata alternativa a quella che corre lungo il lago di Levico”, spiega Dellai. “In questo modo, riusciremmo a collegare il lago di Levico non solo con il nostro Colle, ma anche con il Colle delle Benne”. Rispetto al febbraio del 2016, però, il Colle di San Biagio ha già migliorato la sua attrattività turistica. Tra i punti cardine dell’attività dell’azienda agricola, infatti, oltre all’inclusione sociale e all’agricoltura biologica compare anche il turismo sostenibile.

A San Biagio c’è un “sambucheto”, “l’unica coltivazione di sambuco in tutto il Trentino – ci racconta Dellai – che risale a secoli orsono, quando ancora era presente il castello e si avvertiva il bisogno di prodotti che richiedessero poca manutenzione e non fossero particolarmente visibili, per non attirare l’attenzione dei nemici”. L’esistenza del castello in questione, risalente al periodo tardomedievale, è stata rilevata da poco dalla Soprintendenza per i beni culturali. “Vorremmo valorizzare questo posto, facendolo conoscere sia ai turisti sia agli abitanti di Levico”, dice Dellai. Da poco, al Colle di San Biagio sono arrivate anche le api, in vista della produzione di miele e di alcuni laboratori didattici. Recentemente, il Comune di Levico Terme si è proposto di diventare un “Comune amico delle api”.

“Ad aprile, invece, abbiamo ripiantato duecento piante di carpino bianco”, spiega il presidente dell’azienda agricola. “Avevamo ripulito il colle dal legname schiantato a seguito della tempesta Vaia. Abbiamo però pensato di ripiantare il carpino, sia perché è una pianta protetta sia per creare delle aiuole, in modo da contornare il colle e creare degli spazi separati e utilizzabili per gli eventi che vogliamo promuovere”.

In estate, ci sarà la raccolta di sambuco in collaborazione con il Mas del Gnac, il progetto della cooperativa sociale Gruppo 78. “Vorremmo anche piantare delle erbe officinali di montagna – conclude Andrea Dellai – per creare alcuni prodotti in collaborazione con altre aziende, come creme e cosmetici”.

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