Un recital racconta i primi anni del basket in città, a cento anni dalla prima partita

Una storica partita disputata nell’area dello stadio Briamasco

Sta per diventare centenaria la storia della pallacanestro a Trento. Il 12 giugno del 1921 infatti, nel cortile delle scuole Verdi, oggi parcheggio del Dipartimento di Sociologia, vennero montati degli strani cerchi, sorretti da un’impalcatura di assi, ed un gruppo di studenti, si suppone del Prati, iniziò a giocare per la prima volta a quell’inusuale sport in cui, per vincere, bisogna far passare più volte possibile la palla nel canestro avversario. Non ci volle molto perché il basket appassionasse gli sportivi locali; ci volle qualche anno, oltre all’intraprendenza di Guido Manazzon, pioniere dello sport trentino, perché si iniziasse a praticare in maniera più seria; ce ne vollero ben 74 perché, dalla fusione di Dolomiti Sport e Pallacanestro Villazzano, nel 1995 nascesse l’Aquila Basket che tutti conosciamo.

Oggi, la storia della pallacanestro a Trento diventa un recital, che andrà in scena proprio nella simbolica ricorrenza dei 100 anni da quella partita, il 12 giugno prossimo, presso la Sala polivalente “Claudio Demattè” di Ravina. A proporlo, l’Associazione Amici di Gianni Brusinelli, da anni attiva nella promozione e nello sviluppo del basket in provincia, nel ricordo del compianto Gianni, dirigente storico e figura chiave per la disciplina sul nostro territorio.

Lo spettacolo, dal titolo “Contese – Storie di basket a Trento dal 1921 al 1965”, prende spunto dall’omonimo libro, e vedrà alternarsi immagini e filmati d’epoca al racconto, dalla viva voce di Mauro Corradini, autore della ricerca e regista della messa in scena, ed alla recitazione di Alessandro Piffer e Federica Cumer, che interpreteranno i dialoghi e le parti dei protagonisti. La storia comincia da un articolo de “La Libertà”, giornale del periodo, che in un trafiletto racconta della prima partita di basket disputata in città, ci spiega Mauro Corradini: “Il resoconto descrive come il nuovo sport abbia molto incuriosito i passanti, che evidentemente si chiedevano a cosa servissero quelle quattro assi con quel cerchio appeso. Una settimana prima, Trento aveva ospitato un concorso ginnico nazionale, con atleti provenienti da tutta Italia, e probabilmente la pallacanestro, che nel nostro Paese era già conosciuta, è arrivata in città proprio introdotta da qualcuno di questi atleti”.

Da quel primo match, il racconto prosegue fino al 1965, anno di nascita della Dolomiti Sport. “Un lungo periodo in cui sono state soprattutto le squadre femminili a tenere alta la bandiera del basket trentino, con la Rari Nantes, i Postelegrafonici e la Michelin, che negli anni hanno partecipato, con buoni risultati, ai massimi campionati nazionali – racconta ancora Corradini, già autore di un altro spettacolo su quanto verrà dopo, dai primi anni della Dolomiti Sport alla fondazione di Aquila Basket. “Mancava la parte precedente, che abbiamo ricostruito con questa ricerca”, osserva con soddisfazione: l’opportunità di portare in scena il recital è arrivata con la riapertura delle sale proprio in occasione del centenario.

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